Non aveva mai vinto a Cremona. Non era mai riuscito a mettere di fila otto vittorie tra Coppe e campionato. Dove Lozano e Olivera non avevano mai segnato. Ci sono tante prime volte in uno dei Napoli meno brillanti ma primo da solo in classifica e anche questa è una novità d'annata. Spalletti ne fa quattro all'amico Alvini, in un pomeriggio al settanta per cento di possesso palla dove però il risultato finale non rende giustizia all'andamento del match. Non che la Cremonese meritasse di non perdere ma su un punto non c'è discussione: le gloriose fatiche di Coppa si sono fatte sentire.
Per quanto padrone del campo, l'insistenza del Napoli nel cercare la porta di Radu non è stata intensa e precisa nonostante dopo appena due minuti sul destro di Rrahmani - poi infortunatosi alla gamba sinistra, problemi all'adduttore - sia capitata una grande chance per sbloccare il risultato ma la progressione del difensore centrale, con tiro conclusivo, si è stampata sulla traversa. Come al solito ben disposta in campo, la Cremonese dapprima timidamente poi con convinzione ha provato a guadagnare campo, incoraggiata dalla traversa di Zanimacchia che ha pareggiato quasi subito il legno napoletano. Sono stati i partenopei a menare la danza, necessariamente senza alzare i ritmi per meglio contenere la velocità dei lombardi, sempre reattivi nelle marcature asfissianti (Cremonese è prima nelle statistiche per intercetti e contrasti) e nelle ripartenze. Il Napoli ha provato a sfondare sulle fasce, ben presidiate e raddoppiate dai grigiorossi, c'è voluta allora un'intuizione del solito Kvaratshkelia per sbloccare la parità iniziale: quando il georgiano si sposta da sinistra a destra e con un abile giochino di gambe costringe Bianchetti al (mezzo) fallo da rigore, Politano fa centro per la terza volta su tre dagli undici metri. Anguissa avrebbe potuto raddoppiare poco prima dell'intervallo se non avesse sparato alto e in maniera sciagurata un sinistro da ottima posizione.
Stesso errore a inizio ripresa ed è stata quasi una punizione del destino il pareggio rocambolesco di Dessers. Sembrava disunirsi il Napoli, s'è illusa la Cremonese, è venuto fuori invece l'orgoglio della capolista, che ha pescato dalla panchina tre jolly vincenti (Simeone, Lozano e Olivera) per dilagare ingenerosamente. Solo metà ripresa è stata da grandissima squadra ma questo basta e avanza a Spalletti: «Match difficile, gli avversari ci hanno messo in difficoltà e il risultato per loro è bugiardo.
Il nostro segreto? La squadra non molla mai, conserva lucidità fino alla fine e nessuno fa distinzione di minuti: sono tutti a disposizione e così è più facile per me gestirli. Chi entra dalla panchina ha sempre la freschezza per sfruttare al meglio le occasioni che si presentano».
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