Ora è ufficiale, il Parma è fallito

Tutte le cordate che avevano manifestato interesse si sono ritirate. Il Brescia dovrebbe subentrargli in serie B

Ora è ufficiale, il Parma è fallito

Fine. La storia del Parma calcio si chiude definitivamente. Dopo il forfait della cordata di Giuseppe Corrado, oggi anche lo staff di Mike Piazza (ex campione di baseball) ha abbandonato la trattativa per l’acquisto del club. Ai sensi del regolamento Figc è prevista la revoca dell’affiliazione per il club. I gialloblu, quindi, dovranno ripartire dai Dilettanti. I curatori avevano fissato per le 14 di oggi il termine ultimo per la presentazione delle offerte di vendita del club. E l’asta è andata deserta. La parola passa al giudice delegato, Pietro Rogato, che nel pomeriggio incontra curatori fallimentari e comitato dei creditori per la messa in liquidazione della società

"Con grande tristezza e rammarico - si legge nel comunicato di Piazza - devo comunicare l’abbandono della trattativa per l’acquisizione del Parma F.C. Comprendo e condivido l’amarezza dei tifosi del Parma per questa decisione. Assieme ai co-investitori nel progetto non abbiamo ritenuto sostenibili gli investimenti necessari per coprire le passività attuali e future di una squadra il cui avviamento è stato fortemente pregiudicato. Desidero ringraziare tutta la città di Parma per il sostegno ricevuto ed i miei colleghi Maurizio Franzone, Gibo Gerali e Bill Holmberg: la loro esperienza ed il loro aiuto in questa vicenda sono stati inestimabili. Infine voglio ringraziare i curatori e tutti quanti hanno profuso, senza risparmio, tempo ed energie per cercare una soluzione positiva alla crisi del Parma".

Grande amarezza di Damiano Tommasi, presidente dell'Associazione italiana calciatori (Aic): "La situazione era difficile prima ed è difficile oggi che è l’ultimo giorno. Le difficoltà sono relative ai debiti creati. Oggi si dovrà tirare una linea, e capire se il Parma potrà proseguire nei professionisti o ripartire dalla serie D". Tommasi ricorda che già è stato fatto tanto finendo il campionato: "I giocatori, il mister, lo staff tecnico, tutti quelli che hanno lavorato in quel periodo, credo siano da lodare per questo. Però dobbiamo anche sapere che stravolgere delle norme o visione su determinati aspetti, e mi riferisco al debito sportivo che è lo scoglio principale per l’acquisizione del Parma, deve inserirsi in un quadro di sistema che preveda il rispetto di altre componenti e di regole che in futuro devono garantire non più altri casi-Parma".

I curatori fallimentari hanno chiesto alla Figc una deroga all’esercizio provvisorio per consentire alla formazione dei Giovanissimi Nazionali di terminare la fase finale del campionato nazionale.

Con il fallimento del club, infatti, si interromperebbe anche l’attività giovanile, con i Giovanissimi obbligati a lasciare la fase finale di Chianciano Terme nonostante abbiano conquistato l’accesso alle semifinale battendo Bologna e Genoa.

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