È durato lo spazio di uno stage il ritorno di Balotelli in azzurro. I tre giorni di lavoro a Coverciano più le buone prestazioni nel campionato turco non sono bastati a SuperMario per convincere il ct Mancini: l'attaccante dell'Adana è stato escluso dal listone dei 33 convocati in vista dei play-off per la qualificazione ai Mondiali in Qatar. Una scelta tecnica, ma legata principalmente al fatto che Balotelli avrebbe avuto un ruolo di semplice riserva e giustificata dalle perplessità sulle garanzie atletiche che potrebbe offrire. Così il ct per completare la «batteria» offensiva gli ha preferito Joao Pedro, alla prima chiamata ufficiale così come il difensore Luiz Felipe. Quattro in totale gli oriundi in Nazionale (sarebbero stati 5 se Toloi non si fosse infortunato in Europa League): numeri ampi, che riportano a rappresentative azzurre di 60 anni fa.
Gli azzurri puntano sulla magia dell'Europeo (venti i reduci dell'esaltante avventura al netto degli infortuni e dell'esclusione di Bernardeschi, ancora non al top dopo l'infortunio) e sulla forza della tradizione nettamente superiore alle avversarie. Per Mancini la missione spareggi è iniziata già ieri con l'arrivo insieme al suo staff nel quartier generale fiorentino (oggi, salvo contrattempi dell'ultim'ora, toccherà ai primi cinque azzurri reduci dagli anticipi, da lunedì lavoro con il gruppo al completo), e durerà 12 giorni, nel caso in cui l'Italia riuscirà a battere la Macedonia a Palermo giovedì 24, regalandosi quindi la sfida decisiva del 29 in trasferta con Portogallo o Turchia. In barba alla scaramanzia, l'ufficio stampa della Figc ha già stilato il programma completo di allenamenti, conferenze e gare. La speranza è che tutto vada liscio.
Mancini spera di avere a disposizione Locatelli, colpito dal Covid e che raggiungerà il ritiro solo al termine del periodo di isolamento. Seconda convocazione per il laziale Zaccagni, tornano a vestire l'azzurro Politano, Sensi e Gollini. Impossibile rinunciare ai veterani Bonucci e Chiellini, che verranno «centellinati» per i loro guai fisici, e a Donnarumma, che vive un momento difficile dal punto di vista psicologico dopo l'errore in Champions costato la qualificazione al Psg.
I 33 convocati: portieri Cragno (Cagliari), Donnarumma (Psg), Gollini (Tottenham), Sirigu (Genoa); difensori Acerbi (Lazio), Bastoni (Inter), Biraghi (Fiorentina), Bonucci e Chiellini (Juventus), Di Lorenzo (Napoli), Emerson Palmieri (Lione), Florenzi (Milan), Luiz Felipe (Lazio), G.
Mancini (Roma); centrocampisti Barella (Inter), Cristante e Pellegrini (Roma), Jorginho (Chelsea), Locatelli (Juventus), Pessina (Atalanta), Sensi (Sampdoria), Tonali (Milan), Verratti (Psg); attaccanti Belotti (Torino), Berardi, Raspadori e Scamacca (Sassuolo), Immobile e Zaccagni (Lazio), Insigne e Politano (Napoli), Joao Pedro (Cagliari), Zaniolo (Roma).
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