Non è Russia grigia e bigia. Moscacolor sembra Sochi

Piazza Rossa o Cremlino: l'Olimpiade è ovunque, meno lontana delle 851 miglia. Colori come fosse il paradiso del Lego. E oggi tutti al via tra neve e piste perfette

Non è Russia grigia e bigia. Moscacolor sembra Sochi

Mosca - Benvenuti in Russia! Grazie, gentilissimi, ci sentiamo davvero ospiti graditi, con l'accredito olimpico godiamo di corsia preferenziale all'arrivo in aeroporto a Mosca e possiamo, seguendo il percorso ben indicato, arrivare facilmente al terminal da cui partono i voli per Sochi. Ma per chi, come me, ha voluto approfittare dell'occasione per fare un giro turistico a Mosca, che benvenuto è quello di una capitale che agli stranieri non dà modo di capire dove andare perché tutti i cartelli, ma proprio tutti, sono scritti in cirillico e nessuno, ma proprio nessuno, spiccica una parola d'inglese e non può quindi dare indicazioni? Solo in Giappone mi ero trovata così in difficoltà, persa in un mondo di marziani che parlano e scrivono una lingua incomprensibile, che corrono e non ti vedono, signore impellicciate e omoni grigi, giovani, vecchi, belli, brutti, tutti con in mano uno smartphone, persi nel loro mondo iperconnesso. Per fortuna avevo una cartina. Per fortuna sono cresciuta nel caos di Milano e bene o male sono riuscita ad orientarmi anche nelle viscere della metropolitana di Mosca, immensa e bellissima, marmi ai soffitti e affreschi alle pareti, panchine lussuose, statue e scale mobili infinite. La meta? Nemmeno da chiedere! Piazza Rossa, Cremlino, San Basilio, il Bolshoj… quattro passi ai giardini di Alessandro a meno dieci… Bello, bellissimo, c'era pure il sole, è stata una giornata stancante, ma indimenticabile. E Sochi? Quanto è lontana da qui? Molto meno delle 851 miglia indicate sulla cartina, ve lo garantisco. Sochi è ovunque. Nei negozi, nella Piazza Rossa, dove aspiranti Pluschenko di tutte le età si divertono a fare evoluzioni sulla pista di ghiaccio allestita all'interno di un villaggio attorniato da sculture di ghiaccio. San Basilio di qua, il palazzo rosso del museo di storia russa di là, non sai dove guardare, è una meraviglia a 360°. E dentro Gum, i grandi magazzini del lusso sfrenato dove ragazze e signore bellissime giocano a fare le modelle approfittando dei saldi. Anche qui Sochi è protagonista: cappellini e guanti con marchio olimpico vanno a ruba, 1100 rubli i primi, 500 i secondi (circa 35 e 15 euro), la gente fa le foto ai cerchi olimpici montati sopra una fontana, forse non ha nemmeno idea di cosa siano lo sci, il bob o lo snowboard, ma quei colori sono belli. Tutto è colorato, le chiese i palazzi le vetrine sembrano fatti col Lego. Altro che Russia grigia e bigia! Anche da Sochi arrivano notizie e foto incoraggianti: cieli azzurri, montagne coperte di neve, piste perfette.… E i timori della vigilia? Per ora va tutto benissimo! A parte il volo di Daniela Merighetti, che si è buttata come suo solito senza paura nella prima prova della discesa ed è decollata sull'ultimo salto, prendendo una gran botta all'atterraggio. Si è temuto il peggio, ma la risonanza magnetica ha evidenziato "solo" una contusione ossea. Oggi Dada starà a riposo sperando di rimettersi in sesto per le sue prime gare, la supercombinata del 10 e la discesa del 12. Dopo il volo dell'azzurra la prova è stata rinviata di due ore e poi fatta ripartire da zero, perché si è deciso di smussare il dente del salto per evitare altri incidenti. Anche Elena Fanchini ha battezzato le reti olimpiche, per fortuna tengono: «Ho sbagliato, ho valutato male la linea da impostare». Peccato, perché dopo una caduta la maggiore delle sorelle di Montecampione ci mette sempre qualche giorno a ritrovare la sicurezza. Se la Fenninger ha fatto il miglior tempo fra le donne, Bode Miller è stato il più veloce fra gli uomini, su una pista lunga, tecnica e faticosa, gradita ai nostri, Innerhofer su tutti che è finito quinto, molto vicino ai primi. Giornata di prove ieri anche per gli slittinisti, con Armin Zoeggeler soddisfatto per lo stato del ghiaccio e per le temperature che dovrebbero mantenersi sotto lo zero fino a domenica, quando scenderà per le due manche decisive.

Il portabandiera azzurro ha accusato distacchi abbastanza pesanti dal favorito Felix Loch (il tedesco campione olimpico in carica), ma è fiducioso per le soluzioni tecniche apportate alla sua slitta. Possiamo stare tranquilli che nelle quattro manche di gara (le prime due sabato) sarà ancora una volta protagonista. Benvenuti in Russia!

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