Torino. Qualcuno ha pensato a un pesce d'aprile mal riuscito. Altri si sono chiesti se la segnalazione degli schiamazzi fatta alle Forze dell'Ordine provenisse da tifosi interisti o granata. Di sicuro, non si è trattato di uno scherzo. E la Juve è di nuovo finita nell'occhio del ciclone, poche ore prima del derby contro il Toro di domani pomeriggio e alla vigilia di uno sprint che dovrebbe quanto meno permetterle di ottenere la qualificazione alla prossima Champions. Soprattutto, tre dei suoi giocatori lo hanno fatto nel modo e nel momento peggiore infischiandosene delle norme anti covid: a casa McKennie infatti, sulla collina torinese non lontano dalla Gran Madre e con il Po a due passi, si è tenuta nella serata di mercoledì una cena poi tramutatasi in festa. Quando i carabinieri si sono presentati al portone dello statunitense intorno alle 23,30, non è stato facile nemmeno farsi aprire: ci sono riusciti dopo circa un'ora, identificando tutti i presenti che saranno quindi sanzionati. I primi spifferi parlavano di una ventina di partecipanti, quelli che sono seguiti riducevano il tutto a dieci: la sostanza però non cambia. La cena/festa non avrebbe dovuto avere luogo per i motivi che tutti conoscono e che sono stati invece bellamente ignorati dal padrone di casa e dai suoi amici/compagni di squadra: nella villa di strada Valpiana erano infatti presenti anche Dybala e Arthur, evidentemente convinti che fare un po' di baldoria in compagnia li avrebbe aiutati a dimenticare i momenti non proprio lieti vissuti di recente sui campi di calcio. Per di più l'argentino, che circa un anno fa aveva faticato a lasciarsi alle spalle il virus, è stato anche tra i testimonial eccellenti della Regione Piemonte per contrastare il covid: il «Vinciamo se facciamo squadra» dello spot è stato insomma recitato per poi finire nel dimenticatoio e chissà perché. «Ho sbagliato, mi scuso. Ma non era una festa», ha postato la Joya. Quanto al centrocampista brasiliano, era già stato criticato nei giorni scorsi per essersi recato a Dubai a far visita all'amico sceicco Salf Ahmad Belhasa, postando sul proprio profilo Instagram foto che lo ritraevano sorridente nello zoo privato di quest'ultimo. Autogol su autogol, ecco. E insofferenza al rispetto delle regole, un po' come accaduto anche a Ronaldo nei mesi scorsi, pizzicato sulle nevi della Valle d'Aosta insieme alla fidanzata evadendo dalla zona rossa.
E la Signora? Furibonda, pare. Pronta a multare i propri giocatori, con la quasi certezza che i tre a rischio anche di denuncia per resistenza a pubblico ufficiale - vengano tenuti a riposo in occasione della stracittadina di domani: oggi se ne saprà di più e lo stesso Pirlo spiegherà come la pensa e come intende affrontare un periodo certamente complicato, diventato ancor più difficile quando ha dovuto prendere atto della positività di Bonucci, oltre a quella di Demiral.
È insomma emergenza su tutta la linea, comportamentale e non solo. Con tanti saluti allo stile Juve, già messo di recente a dura prova in più occasioni anche dai massimi dirigenti con sceneggiate incommentabili e relative squalifiche.
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