Il paradosso Iniesta: il fenomeno del calcio che nessuno vuole

In uscita dal Barcellona, il centrocampista spagnolo doveva andare a giocare in Cina, poi in Giappone. Ma nessuno sembra volerlo

Il paradosso Iniesta: il fenomeno del calcio che nessuno vuole

Dal paradosso di Zenone, meglio noto come il paradosso di Achille e la Tartaruga, a quello di Iniesta. L'ormai ex centrocampista del Barcellona, soprannominato “l'illusionista” per la sua capacità di nascondere il pallone agli avversari e considerato il centrocampista più forte della sua generazione insieme a Pirlo, fino a ieri aveva il futuro scritto: in Cina, al Chonqling Lifan. Del suo contratto si sapeva tutto o quasi: una vagonata di soldi e un carico di bottiglie di vino provenienti dalla sua azienda viticola (una particolarità che lo accomuna, tanto per cambiare, proprio a Pirlo). Ma nel giro di pochi giorni, ogni certezza sul futuro di “Don Andrés” è crollata. La società del Dragone che doveva accoglierlo nella Super League cinese ha annunciato con un comunicato ufficiale di non volere andare “contro la politica dei costi della Federazione: approfondiremo la cooperazione commerciale con Iniesta, ma non verrà da noi come giocatore”.

Una sentenza che sembra scritta più dentro al Palazzo della Federcalcio cinese che negli uffici del Chonqling . Poche ore dopo questo annuncio, si è diffusa la notizia che a volere accaparrarsi le prestazioni del talento spagnolo classe 1984 – nel suo palmarès un Mondiale, un Europeo, un 2° posto al Pallone d'Oro 2010 e l'incredibile numero di 32 trofei di club vinti con il Barcellona – fossero i giapponesi del Vissel Kobe, club di prima divisione. Un'indiscrezione figlia delle attività del proprietario del Vissel, azionista di maggioranza di Rakuten che dal 2017 è main sponsor della società catalana. La possibilità di vedere Iniesta giocare nel campionato giapponese è crollata nel giro di pochi minuti, quando il direttore sportivo del club nipponico ha dichiarato che nella presunta trattativa “non c'è nulla di vero e l'offerta di un contratto triennale da 25 milioni di euro a stagione non mi sembra realistica”. L'ultima novità viene dall'Australia, dove la Federazione calcistica ha offerto 2 milioni di euro al club della A-League disposto a portare Iniesta nella terra dei canguri. Sarà vero? Una cosa è certa. Da ogni parte del mondo sembrano muoversi per convincere il talento del Barcellona a proseguire la sua carriera fuori dall'Europa, ma fino ad ora non c'è nulla di vero.

Come comunicato dal diretto interessato in una toccante conferenza stampa che si è svolta qualche settimana fa, di sicuro Iniesta lascerà la Catalogna. Ancora da stabilire dove e a che prezzo. Perché l'ingaggio richiesto da “Don Andrés” è sostanzioso. Colpa anche del suo amato vino.

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