Schladming Ci si riprova. Con lo spirito giusto. Con convinzione e determinazione. Dopo la delusione del superG, tocca alla discesa, la gara più attesa del Mondiale, la nuova sfida Austria-Italia. La vigilia? Difficile. Musi lunghi al termine della prova mozzata del tratto finale, il più tecnico, quello dove si potrà vincere o perdere la gara. Risultati sorprendenti e big lontani dai vertici, ma chi ha tirato davvero? Non Dominik Paris, l'uomo che per molti, fra loro l'ex Didier Cuche, sarà oggi il grande favorito assieme a Klaus Kroell e ad Aksel Lund Svindal. "Domme", vincitore delle discese di Bormio e Kitzbuehel, ha provato linee diverse nella parte alta e non ha entusiasmato come giovedì, ma fra i quattro italiani al via sembra il più tranquillo: «Dopo tutto se andrà male potrò sempre riprovarci fra due anni, non sarà il mio ultimo mondiale, no?».
Nel quartetto al cento per cento sudtirolese (gli speaker qui parlano raramente di Italia) oltre a Paris ci sono Christof Innerhofer, ieri a disagio sul ghiaccio perché aveva le lamine degli sci poco affilate, Werner Heel e Peter Fill, mentre si guarderà la gara dal parterre Siegmar Klotz, che nell'ultima prova ha fatto il 5° tempo usando gli sci con cui Paris ha vinto sulla Streif e con cui probabilmente sarà al via oggi. Ma come detto la prova di ieri valeva poco, è servita però a studiare i passaggi di una pista che regalerà spettacolo per i molti dossi e i bei curvoni. Vincerà chi meglio degli altri riuscirà a sciare con la testa libera da tensioni e quindi con scioltezza, quella che è mancata agli azzurri in superG. La pagina ormai è girata, al passato non si guarda e, come ha fatto notare il ct Claudio Ravetto, «dopo la batosta ho visto una bella reazione da parte di tutti». Di sicuro, nulla è stato lasciato al caso e le lunghe ore della vigilia sono state impiegate per studiare le linee di una pista nuova per tutti (forse un po' meno per gli austriaci che, pur di nascosto, hanno senz'altro sfruttato il fatto di correre in casa) e davvero difficile da memorizzare.
Lo studio del video è stato fondamentale e le telecamere piazzate da molte squadre sul belvedere della montagna di fronte alla pista hanno fatto il loro lavoro. Sarà una lunga e strana giornata per i discesisti che di solito prima del via fanno la ricognizione e qualche sciata di riscaldamento fuori dalla pista di gara.
Oggi invece chi vorrà potrà provare in assetto da gara la parte finale della discesa, quella vietata ieri per la quasi concomitanza con la manche di slalom della supercombinata femminile, vinta con gran classe da Maria Hoefl-Riesch su Tina Maze (due gare, due medaglie) e Nicole Hosp.Sofia Goggia continua a stupire: dopo una discesa da urlo, sesto tempo, ha chiuso ottima settima, migliore delle azzurre.
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