Pirlo inizia con... Kulusevski. La prima fa felice anche CR7

Lo svedese segna all'esordio, poi il portoghese nel finale trova il gol: in serie A non si era mai sbloccato subito

Pirlo inizia con... Kulusevski. La prima fa felice anche CR7

È buona la prima, per la Juventus e per Andrea Pirlo. Allo Stadium, riaperto ai tifosi dopo 217 giorni, i bianconeri hanno infatti battuto 3-0 (Kulusevski, Bonucci e Ronaldo) la Sampdoria: ovvio che non si possa alzare al cielo chissà quale ohh di meraviglia, ma intanto sono arrivati i primi tre punti della stagione e l'ex numero 21 ha bagnato con un successo la sua prima volta assoluta in panchina. Scontato o no che fosse, vista la caratura non eccelsa dell'avversario, è comunque una vittoria che fa cominciare i campioni d'Italia con il piede giusto. Prossima tappa, domenica prossima sul campo della Roma, probabilmente con Dzeko al centro dell'attacco («sappiamo quello che vogliamo - ha detto nel prepartita il ds Fabio Paratici Suarez? Va tolto dalla lista»), sempre che la telenovela centravanti non riservi nuovi scenari e che alla fine non la spunti magari Giroud.

Davanti a mille tifosi (invitati, pur se non sono mancati disguidi e ritardi nel recapitare i voucher a chi di dovere), Pirlo ha stupito innanzi tutto schierando Gianluca Frabotta come esterno sinistro: classe 1999, aveva esordito contro la Roma nel match del 1 agosto scorso, ultimo della gestione Sarri. Ieri, complice la prossima partenza di Luca Pellegrini (misteri del calciomercato), si è fatto preferire a De Sciglio, così come lo statunitense McKennie ha spedito in panchina Mr. 82 Milioni, al secolo il brasiliano Arthur: difesa a quattro quando la palla ce l'hanno gli avversari, a tre in fase di impostazione, la Juve cercava di muovere spesso il pallone da una parte all'altra del campo. Tocchi brevi e poche posizioni fisse anche perché, in assenza di un centravanti, veniva bene così: una sberla di Danilo finiva alta di poco, poi Ronaldo si faceva ribattere il tiro da Audero (assist di Ramsey, in crescita rispetto alla passata stagione). Quindi, il vantaggio dopo una dozzina di minuti: piatto sinistro di precisione di puro talento di Kulusevski, che festeggiava così nel miglior modo possibile la sua prima volta con la Juve e anche il trofeo di miglior Under 21 della passata stagione che gli era stato consegnato prima del match. La traversa di CR7 certificava il dominio dei padroni di casa (68% di possessi nei primi 45'), nelle cui fila Rabiot mostrava netti segnali di miglioramento.

Quanto alla Samp di Ranieri (400 gettoni in serie A, 1281 panchine collezionate in giro per l'Europa), si rivelava leggerina e per certi versi intimorita dalla verve dei padroni di casa: quasi nulla oltre il compitino. Meglio a inizio secondo tempo gli ospiti, un minimo rivitalizzati dagli ingressi di Quagliarella e Ramirez: tutto sommato, però, la gara rimaneva quella della prima frazione. Con McKennie uomo ovunque, Kulusevski e Ramsey che ogni tanto illuminavano la scena, Ronaldo alla solita ricerca del gol e anche un paio di cori intonati dai presenti per Pirlo: sempre composto a bordo campo, divisa d'ordinanza (niente tuta) e pochi patemi.

Nel finale, arrivava anche il gol di Bonucci dopo una mezza mischia e i minuti finali erano buoni per passerelle assortite, oltre che per la ciliegina di Ronaldo: in attesa del mercato, del centravanti e di almeno un esterno oltre a qualche uscita poteva bastare così. Senza strafare e dando la sensazione di solidità in tutte le zone del campo.

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