Papere incredibili e parate straordinarie: in queste prime giornate non c'è stato spazio per le mezze misure. E anche una triste conferma, aggravata dalla partenza di Donnarumma: nelle squadre più forti di A non c'è spazio per i portieri italiani. Gianluca Pagliuca, 592 partite tra Samp, Inter, Bologna e Ascoli, sul punto ha le idee molto chiare.
Perché non si investe più sui portieri italiani?
«Non lo so, ma mi sembra una follia: abbiamo ancora la scuola migliore d'Europa. Vedo titolari stranieri per niente superiori ai nostri ragazzi. Noi abbiamo una tradizione ancora valida, infatti i nostri preparatori vanno all'estero. Ci sono portieri che hanno una tecnica inguardabile, eppure giocano».
C'è qualche ragazzo italiano che le piace particolarmente?
«Carnesecchi è il titolare nell'Under 21 ma potrebbe già giocare in A. Falcone è il secondo di Audero alla Samp, l'anno scorso ha fatto bene a Cosenza. E mi piace molto Paleari, al Benevento ma del Genoa».
E poi c'è Donnarumma, miglior giocatore dell'Europeo e panchinaro col Psg.
«Non capisco: hai forse il portiere più forte del mondo e ne schieri un altro? Navas è bravo ma, con tutto il rispetto, a Gigio può solamente allacciare le scarpe. Credo che l'anno prossimo giocherà sempre».
Handanovic è stato molto criticato nell'ultimo periodo.
«Ho letto ma non condivido, credo che l'unico errore di questo campionato sia stato col Verona. Il gol subito dal Real mi sembrava imparabile, con la Samp lo ha ingannato una deviazione. Non è più reattivo come qualche stagione fa, ma è fisiologico visto che ha 37 anni. Penso però che tra non molto l'Inter dovrà trovare un nuovo portiere».
Szczesny non ha convinto.
«Sì, ma perché la Juve non è la corazzata di qualche anno fa. Ricordiamoci che ha fatto fare la panchina a Buffon, è uno molto affidabile. Ha avuto un calo di concentrazione, ma criticarlo per due errori è eccessivo. I problemi della Juve non sono certo in porta».
Come giudica l'errore di Strakosha in Europa League?
«È quello di un portiere a cui mancano le misure della porta: non ci si può mettere di faccia alla rete su una palla così. Probabilmente ha perso confidenza perché non gioca, ma adesso deve solo cancellare l'errore e isolarsi. In questo devono aiutarlo i compagni».
Nota lieta: Maignan non fa rimpiangere Donnarumma.
«Sì, è uno già da Milan. Ha una grandissima forza esplosiva e un'ottima personalità. Sono stati bravi Maldini e Massara a trovarlo».
E Musso è stato decisivo in Champions.
«È bravo, ma ha ancora margini di
miglioramento. Qui torniamo al discorso di prima: è così più forte di Gollini? Secondo me no. Per esempio, deve ancora lavorare sulle palle alte e con i piedi. Fossi un ds al momento non lo prenderei». Anche qui, senza mezze misure.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.