Se mancava un record alla infinita storia del derby, è arrivato ieri, ed è quello del primo arbitro milanese ad arbitrare la sfida della Madonnina in centoquindici anni di storia. Ci ha pensato il designatore Rocchi a rompere il ghiaccio, da quando è caduto il vincolo territoriale per cui un fischietto non poteva dirigere squadre della propria città, affidando la partita a Simone Sozza (nella foto).
Ma, in realtà, bisognerebbe parlare di record eguagliato, visto che l'onore di dirigere il derby più prestigioso d'Italia, era già toccato ad un altro milanese, nonché grande arbitro, ovvero a Paolo Casarin che il 27 marzo del '77, un'era calcistica fa, aveva fischiato un salomonico Milan-Inter 0-0, tra l'altro passato negli annali come uno dei più brutti derby della storia, con Rivera e Mazzola di fronte per l'ultima volta e usciti entrambi fra i fischi.
Ma allora si giustificò l'arbitraggio di Casarin col fatto che fosse milanese solo di residenza, ma mestrino di nascita, mentre oggi, guarda caso, il signor Sozza è milanese di nascita, ma residente a Seregno, in Brianza, comunque a due passi dalla metropoli.
Dunque, la sorpresa è solo puramente anagrafica, tanto più che il fatto che un milanese possa dirigere due milanesi è pur sempre segno di equità. A meno che qualche puntiglioso non vada a vedere se Sozza è nato più vicino a Porta Nuova o al Portello D'altra parte i derby milanesissimi di Pepin Meazza e Carletto Annovazzi fanno parte della preistoria, ma anche quelli di Beppe Bergomi e Paolo Maldini.
E comunque, in tempi in cui i milanesi (ma pure gli italiani) in campo nel derby si devono cercare col lanternino (l'interista Federico Dimarco è l'unico nato proprio sotto la Madonnina; poi ci sono Darmian che è di Legnano e nel Milan Sportiello di Desio), ben venga che almeno l'arbitro possa fischiare in milanese.
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