È il regno del Portogallo. Suo il primo trofeo del nuovo Eurocalcio

Un gol di Guedes regola l'Olanda. Dopo l'Europeo 2016, CR7 & C. aprono un ciclo

È il regno del Portogallo. Suo il primo trofeo del nuovo Eurocalcio

C'era una volta una nazionale che non vinceva mai: il Portogallo. Acqua passata, visto che negli ultimi tre anni due trofei: l'Europeo 2016 e la Nations League, quest'ultima arrivata battendo in finale 1-0 Olanda. Uomo partita Gonzalo Guedes, preferito al talentino Joao Felix per la maggiore predisposizione al sacrificio: una mossa vincente per il ct Fernando Santos. Seconda festa in nazionale per Cristiano Ronaldo, ma prima finale senza lacrime, dopo quelle versate nel 2004 per la sconfitta nell'Europeo contro la Grecia, e quelle nel 2016 per l'uscita dopo 25 minuti nell'ultimo atto comunque vinto di Euro 2016 contro la Francia.

Primo tempo intenso ma con poco spettacolo. In campo le squadre sono speculari, la gara è molto tattica, le difese sono protagoniste. De Ligt non sbaglia un intervento, festeggiando al meglio l'ennesimo primato di precocità: in 114 anni di storia oranje, nessun teenager aveva totalizzato 17 presenze in nazionale. Ancora meglio però la difesa portoghese, che annulla completamente l'attacco oranje, incapace di impensierire Rui Patricio. Più attivo il Portogallo, soprattutto grazie a Bruno Fernandes, il più intraprendente dei suoi. Autore di 31 gol in stagione, l'ex Samp prima impegna Cillessen con un tiro da fuori, poi su corner mette sulla testa di Fonte un buon pallone, ma anche in questo caso il portiere olandese para. Curiosità: Bruno Fernandes ha disputato la miglior stagione della sua carriera alle dipendenze di un tecnico olandese, Marcel Keizer, ex allenatore dello Jong Ajax (e dell'Ajax) delle future stelline De Ligt e De Jong. Ronaldo non ha grandi occasioni, anche grazie all'attenta prova dei centrali oranje, mentre Guedes si occupa più di contenere le partenze di Dumfries e si sdoppia nel ruolo di attaccante e terzino. Rispetto comunque al tridente Bergwin-Depay-Babel, amici fuori dal campo ma poco sintonizzati dentro, quello portoghese mostra meccanismi più oliati. Non tali però da spezzare l'equilibrio.

Nella ripresa Koeman prova a mischiare le carte, ma poco dopo la seconda sostituzione il Portogallo passa grazie a un'intelligente giocata in area di rigore di Bernardo Silva, che non si lascia ingolosire dalla buona posizione servendo invece un assist al limite dell'area a Guedes, che trafigge Cillessen con un tiro potente ma non irresistibile. Per l'estremo del Barcellona presenza numero 50 macchiata da un errore. Per il giocatore del Valencia, al quarto gol con la maglia del Portogallo, si tratta invece di un premio per una partita di enorme sacrificio. Al minuto 65 arriva il primo intervento di Rui Patricio, che blocca un colpo di testa di Depay.

L'Olanda preme, pur con le gambe appesantite dai 120 minuti del match contro l'Inghilterra. Nemmeno l'inserimento dell'unica prima punta vera nella rosa dei tulipani, Luuk de Jong, cambia l'inerzia della partita. La prima Nations League va al Portogallo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica