L'ucraino Mykhailo Romanchuk sorride dopo aver conquistato il bronzo alle spalle di Greg - alla sua prima gara di fondo. Ma il sorriso nasconde altro: rabbia e tristezza. Per quel che sta accadendo al suo popolo e anche a suo papà, che si trova al fronte, arruolato, la vita appesa a un filo. Per questo, qualche giorno fa ha utilizzato parole durissime contro quei nuotatori russi, fra questi il bicampione olimpico Evgeny Rylov, che hanno sfilato con la Z sul petto nella parata per sostenere Putin. «Andrei ad ucciderlo per quanto stanno facendo al nostro popolo». E pensare che, fino a poco tempo fa, i due erano amici, c'è una foto che li immortala fianco a fianco, sorridenti.
Erano compagni di squadra negli Energy Standard della ISL,
evento cancellato proprio a causa del conflitto ucraino. «Se qualcuno mi dice che lo sport non è politica, gli rispondo che lo sport è più grande
della politica. Purtroppo è vero ed è una decisione giusta che i russi non siano qui, perché se vedessi alcuni dei ragazzi russi non so come reagirei nei loro confronti». Romanchuk si è trasferito in Germania, ospite di Wellbrock. Idem Maryna Bech, moglie e campionessa di atletica, che è in Italia.
«Con questo bronzo voglio difendere il mio popolo. Non è facile gareggiare in questa situazione emotiva: da un lato penso alle gare, dall'altro a quanto sta succedendo a casa mia. Ora sono contento, ho regalato un po' di sorriso ed orgoglio alla mia Ucraina».
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