Rosse nel Parco dei sogni. Al gp d'Italia "straniero" c'è l'altro Paese che vince

Leclerc e Sainz sperano, Giovinazzi in bilico. Pochi tifosi, ma sfilano i campioni di Tokyo

Rosse nel Parco dei sogni. Al gp d'Italia "straniero" c'è l'altro Paese che vince

Più che il tempio della velocità, in questo fine settimana Monza sembra il teatro dei sogni. Ne hanno tutti almeno uno. A cominciare dagli organizzatori, un po' pigri ed esosi (vedi il prezzo dei biglietti) che sperano in un assalto del pubblico. Sognano Hamilton e Verstappen in lotta per il Mondiale, sognano Leclerc e Sainz se non altro per i loro tifosi, sogna Antonio Giovinazzi che cerca una riconferma sempre più difficile. Verstappen fresco leader del campionato, ributta la pallina nella metà campo di Hamilton: «Su questa pista la favorita è la Mercedes. Abbiamo fatto i compiti a casa, ma vediamo se ci basterà». Hamilton respinge subito palla in campo avversario: «Il motore Honda è molto migliorato e la Red Bull ne guadagnerà su questi rettilinei e poi manda un pensierino anche a chi come George Russell sta vivendo in un sogno da quando giorno: «Non so cosa aspettarmi da George. Sicuramente ha un grande talento. Sono sicuro che sarà veloce, ma non so dire se lo sarà più o meno di Valtteri».

«Io vivo tutto questo come un sogno. Non corriamo per vincere in questo weekend, però se devo sognare è chiaro che sogno solo la vittoria. Tutto può succedere, certo, ma sarà difficile battagliare per il successo», butta lì un Leclerc carico a molla. Da giorni twitta le foto del podio di due anni fa, probabilmente il momento più bello della sua vita sportiva. Oggi nessuno in casa Ferrari si azzarda a pensare di ripetere un giorno così, ma dopo che l'anno scorso ha vinto Gasly con l'Alpha Tauri tutti sono autorizzati a sognare. «Sogno? A parte vincere qui? Tutti stiamo pensando più all'anno prossimo, praticamente non c'è sviluppo ora e questo non è il circuito migliore per noi. Però andremo in pista sempre con l'idea di poter vincere», aggiunge Sainz che al suo debutto in rosso a Monza. Non si aspettava di trovare i tifosi aggrappati ai cancelli dell'hotel fin dalla prima mattina.

Poco lontano c'è Antonio Giovinazzi che non vuole arrendersi e manda messaggi: «Io posso solo dire di avere ancora un bel margine di crescita. So che Vasseur è un uomo intelligente, ma non posso far nulla per convincerlo se non ripetere dei weekend come quello di Zandvoort con quel settimo posto in qualifica che resta il mio giro più bello. Peccato che poi al via Sainz sia stato un po' troppo aggressivo. Da lui non me lo aspettavo se non frenavo finiva male». Acqua passata, c'è altro a cui pensare. Giovinazzi in Formula 2 a Monza ha vinto partendo dall'ultimo posto. Sa dove sorpassare: «Alla prima variante, il sorpasso intelligente è solo quello».

Si comincia oggi con le qualifiche, si continua domani con la Sprint Qualifying per

chiudere domenica con il Gran premio d'Italia dopo la sfilata delle medaglie d'oro olimpiche e paralimpiche. Loro i sogni li hanno già realizzati. L'Italia che vince in pista qui è solo la loro. Quella rossa può solo sognare.

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