È un po' come quando alla roulette esce lo zero. Soltanto che questa volta tutti avevano puntato sul rosso e sul nero, pur senza essere milanisti. La Formula 1 fa la figura di chi esce in mutande da uno dei settantadue casinò di Las Vegas. Non è stato bello esordire sulla Strip con un tombino trasformato in proiettile che sfonda la Ferrari di Sainz e costringe la Scuderia a sostituire telaio, motore, batteria e cambio chiudendo la prima ora di prove libere dopo una manciata di minuti perché anche Ocon era finito su quel tombino danneggiando la sua Alpine. Cose che avevamo già visto a Monaco e a Baku, ma che proprio per questo non avrebbero mai dovuto capitare in una gara in cui l'organizzazione dipende da Liberty Media. Un autogol clamoroso, con l'aggiunta dell'assurda penalizzazione in cui è incappato Sainz (10 posizioni sullo schieramento) per aver sostituito cambio, batteria e motore. Il ricorso del Cavallino è caduto nel vuoto e viene da chiedersi che cosa sarebbe successo ai tempi di Enzo Ferrari: sarebbe arrivato a minacciare il ritiro pur di farsi rispettare. Punire Sainz per colpe che non sono sue è davvero assurdo.
Ma è ancora più allucinante il fatto che, per poter saldare tutti i tombini sui 6,20 chilometri del tracciato, i piloti siano poi dovuti rimanere in pista fino alle 4 del mattino. Va bene che questo è il gran premio più folle di sempre, ma dovrebbe esserci un limite alla follia. Si parla tanto di sicurezza, ma poi si fanno guidare i piloti fino a notte fonda Oltretutto con le tribune vuote perché all'1.30 sono state svuotate per motivi di ordine pubblico. Chi ha pagato verrà rimborsato in qualche modo. Ma anche questo non ha contribuito a rendere memorabile l'inizio dello show. È un po' come se la star di turno entrasse sul palco e steccasse la prima canzone.
Il gran premio di Las Vegas diventerà anche il più grande spettacolo sportivo della stagione, ma sullo smoking bianco resterà questa macchia. Fa ridere Toto Wolff che commenta: «È solo un tombino. Non è successo nulla». Se fosse capitato a una sua macchina che cosa avrebbe detto? Come minimo quello che ha detto Vasseur: «Questa situazione è semplicemente inaccettabile». Ed è stato fin troppo buono. Viene il dubbio che aveva ragione Verstappen a dire che qui è «99% spettacolo e 1% sport». Anche se la parte sportiva alla fine non è andata male.
Dopo i 90' di FP2 dalla notte sono emerse due frecce rosse: Leclerc e Sainz davanti a tutti con Charles che ha rifilato mezzo secondo al resto del mondo. Ma era notte fonda. Forse era un sogno. Tv: oggi pole ore 9 Sky (diff. Tv8 11,45), domani Gp ore 7 (diff. alle 14 Tv8)
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