Sarri alla Juve, Capello lo difende: "Nulla di male, è un professionista"

In un'intervista alla Gazzetta dello Sport, Fabio Capello difende Sarri dall'accusa dei tifosi napoletani di essere un traditore: "Gli allenatori sono professionisti. Le critiche degli juventini? Vincendo le cose andranno a posto"

Sarri alla Juve, Capello lo difende: "Nulla di male, è un professionista"

Il tempo di finire una telenovela che subito ne inizia un'altra. Dopo l'ufficializzazione di Maurizio Sarri come nuovo allenatore della Juventus, sui social si è stretto un insolito gemellaggio tra tifosi juventini e napoletani all'insegna delle critiche, se non addirittura degli insulti, all'ex allenatore del Chelsea. Se per i supporter bianconeri l'arrivo di Sarri a Torino è inaccettabile per il suo passato sulla panchina del club del presidente De Laurentiis, con fior di stoccate alla Vecchia Signora e ai suoi tifosi, per i napoletani il passaggio di Sarri all'odiata Juventus è un vero e proprio tradimento. A mettere a tacere le critiche ci pensa uno dei tecnici più vincenti della storia del calcio italiano, Fabio Capello. L'ex allenatore - tra le altre - di Juventus, Milan e Real Madrid consiglia al suo collega di "non pensare, ai tifosi né fare nulla per ingraziarseli. Basterà fare bene. Adesso, dopo il filotto degli scudetti, con lui vogliono fare qualcosa di più. Spendendo tanto per vincere la Champions, hanno alzato l’asticella, senza contare che due volte in finale sono arrivati", spiega Capello alla Gazzetta dello Sport. Facendo un parallelismo tra lui e Sarri, visto che lo stesso Capello nel 2004 divenne allenatore della Juventus tra le critiche del pubblico bianconero per i suoi trascorsi sulle panchine di Milan e Roma.

"Io ebbi qualche problema, ma non tanto perché avevo allenato il Milan e la Roma, quanto perché avevo detto che non sarei mai andato alla Juve. Ci furono delle contestazioni, striscioni contro di me, ma sempre dai gruppetti degli ultrà. I soliti...", il commento di don Fabio, per il quale i tifosi organizzati "sono uno dei mali del calcio italiano. Pensi alle contestazioni vergognose ad un grande allenatore come Ancelotti. So che anche Conte è stato criticato per il passaggio all’Inter, ma chi dice cose del genere andrebbe ignorato". Insomma, secondo Capello l'ex tecnico di Napoli e Chelsea deve solo pensare al lavoro sul campo.

E le critiche? Tutto "andrà a posto" quando "comincerà a vincere", come successo ai tempi di don Fabio. Di cui Sarri ora spera di ripercorrere le orme. Se possibile con almeno una Champions League in bacheca, il vero obiettivo della Juventus dopo i molti successi tra i confini nazionali.

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