No, a questo gli uomini non erano mai arrivati: un bel comunicato per sberlare qualcuno(a) e dar colpe a destra e manca. Ma senza fare nomi. Le ragazze della nazionale di calcio ci hanno regalato un nuovo look delle sconfitte rimediate al mondiale: abbiamo perso noi, ma siete peggio voi. Pensate alla ct (problemi interni) oppure alla federazione abbastanza indecente nella sua assenza: non si salva nessuno. I calciatori maschi ci hanno abituati a tutto: polemiche prima, dopo e durante, si sono presi pomodori e hanno restituito veleni facendo crollare ct, si sono sprecati intrighi di spogliatoio. Però si prendevano in spalla le sconfitte. Qui le ragazze hanno ricordato che la donna ha un carattere diciamo nervoso, impulsivo, istintivo, viscerale, umorale, temperamentoso. Come un riccio che vuol lasciarti i pungiglioni nelle carni. Eppure avevano dato speranza di essere migliori dei maschi, nel successo e nella sconfitta, soprattutto nel gestire le polemiche con più garbo, equilibrio, e quel pizzico di intelligenza a far la differenza. Non è stato così. Ha dato il via lo sfogo preventivo di Sara Gama, esclusa dal mondiale: poteva evitarselo. Ora la sceneggiata di gruppo con ragioni pur valide, ma le sconfitte restano indecenti. Certo la federazione, che nemmeno le degna di attenzione, farebbe saltare i nervi a chiunque.
Già dimenticate le belle storie del mondiale 2019 quando le azzurre, inseguite da insulti social sessisti e razzisti, misero tutti a tacere. Stavolta hanno perso tutti, soprattutto un movimento che ha visto naufragare le tre nazionali Top: under 21, donne e il gruppo vanità di Mancini.
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