Se il ritorno del Leicester (e di Vardy) tiene viva la Premier

Vittoria in trasferta contro l'Aston Villa, con una doppietta Vardy è capocannoniere del campionato. Intanto il City sprofonda a -14 dal Liverpool

Se il ritorno del Leicester (e di Vardy) tiene viva la Premier

Se la Premier League non è già pratica chiusa dal Liverpool di Jurgen Klopp, il merito è del ritrovato Leicester di Brendan Rodgers. Con una doppietta della “bandiera” Jamie Vardy (e un gol ciascuno per Iheanacho e Johnny Evans), il Leicester ha battuto a domicilio l’Aston Villa per 4-1 ed è rimasto nella scia del Liverpool, vittorioso in trasferta, nel Dorset, contro il Bournemouth.

A Birmingham la differenza l’ha fatta la concretezza. Pronti, via e ilVillan El Ghazi colpisce la traversa a pochi passi dalla porta di Schmeichel junior; Vardy invece al 20esimo, involato nell’area avversaria, prima supera il portiere Heaton, poi la cicca e infine ribadisce in rete. Passa qualche minuto e sugli sviluppi di una punizione El Ghazi manda la palla alta. Al 40esimo, il Leicester si ripresenta nella metà campo avversaria e sul cross di Maddison, Iheanacho trafigge ancora il Villa. C’è ancora tempo, prima dell’intervallo, per la rete dei padroni di casa con Grealish che approfitta degli sviluppi di un corner, in diagonale, riportando la sua squadra in partita. Nella ripresa, il Leicester ha trovato il 3-1 con una testata balistica di Johnny Evans imbeccato su calcio d’angolo. L’Aston Villa prova l’assedio e si espone al contropiede velenoso degli ospiti. Prima Vardy offre un pallone delizioso a Maddison che spreca, poi – al 75esimo – fa tutto da solo e trafigge per la seconda volta Heaton. È la 16esima rete in campionato per lui, per il capocannoniere della Premier la media è da record: il suo ruolino è di una rete a partita.

Con la vittoria a spese dell'Aston Villa, il Leicester mantiene un contatto con la vetta occupata dal Liverpool. Il City, terzo, ha perso il derby di Manchester contro lo United, galvanizzato dalla vittoria contro il Tottenham del grande ex José Mourinho. Gli Sky Blues di Guardiola hanno un ritardo di ben quattordici punti dai Reds. Un distacco abissale se il Liverpool di Klopp continuerà a viaggiare a ritmi da rullo compressore (15 vittorie e un solo pareggio in sedici giornate). Tra le disgrazie di Guardiola e un titolo già assegnato ci sono, però, le volpi delle Midlands che mantengono a -8 il distacco dal vertice. Grazie a Vardy, ritrovatissimo e sempre più devastante negli spazi aperti che le difese avversarie, fatalmente, continuano a lasciargli.

Grazie a una squadra che si è compattata e che ha superato la sbornia post-titolo del 2016, dopo la conquista del quale, il Leicester non s’è smosso dal centro classifica. E grazie anche alla voglia di rivalsa di Brendan Rodgers che fu costretto a lasciare, nel 2015, il Liverpool proprio nelle mani di Klopp.

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