Una Serie A villa Arzilla. Ma stasera con la Juve la Dea leggerà il futuro

Dzeko, CR7, Pandev, Giroud, Ibra, tanti anziani Atalanta allo Stadium per un'amichevole verità

Una Serie A villa Arzilla. Ma stasera con la Juve la Dea leggerà il futuro

La confusione regna sovrana ma tra una settimana si aprono i giochi, con la prima consonante minuscola dopo quelli di Tokyo. La serie A non è ancora pronta, nel senso che gli organici sono nella fase dell'inventario e delle invenzioni, il mercato è aperto, così sarà fino all'ultimo giorno del mese, molti allenatori non sanno ancora su quali e quanti uomini potranno contare, restano in piedi trattative infinite, non essendoci la materia prima, dunque i soldi, si va di chiacchiere e distintivi, prestiti, comode rate, pagherò, finanziamenti più o meno chiari. Grande è stato il movimento nell'ufficio allenatori, su tutti Mourinho per il quale una volta bastava la parola ma oggi la cronaca è meno trionfalistica, la Roma degli americani è in via di definizione, la Lazio di Sarri sta peggio con il famoso indice di liquidità sul quale Lotito esporrebbe il proprio dito medio ma queste sono le leggi e queste andrebbero rispettate anche se conosciamo personaggi e interpreti di questo sistema Italia. L'Inter è una non meglio identificata, ha perso tre uomini di peso, allenatore e i due campioni che come i marinai hanno già promesso amore in altri porti, la squadra non è debilitata, Dzeko è uomo di grande esperienza, ha gli anni suoi, come si usa dire ma la nostra serie A da qualche tempo ha i dati tipici di villa Arzilla: Dzeko, Giroud, Ibrahimovic, Cristiano, Chiellini, Pandev hanno ancora il loro peso in campo e nello spogliatoio ma sono anche il segnale di una miopia degli allenatori a puntare sui giovani. Così la Juventus che pensa a Pjanic come se si trattasse di una promessa e su Locatelli ha trascinato una trattativa che non ha spiegazione se non per i limiti di cassa del club bianconero. Cherubini Federico è passato dal ruolo di giovane marmotta a quello di Indiana Jones, non ha pietre verdi da scoprire anzi, avrebbe voglia di privarsi di alcuni preziosi che nessuno però intende comprare e così la Juventus spera che sia Allegri l'uomo del riscatto, nelle nuove e inedite mansioni di dirigente, con relativo salario raddoppiato, un'altra operazione di affetto da parte del presidente, dopo Pirlo.

Non si è ancora compreso che cosa intenda fare De Laurentiis del Napoli, il problema Insigne è la conferma di come il presidente curi i rapporti con certi protagonisti, Lavezzi, Cavani, Higuain, Mazzarri, Ancelotti, Gattuso e non credo che la responsabilità sia tutta dei dipendenti, Spalletti dovrà ballare su due tavoli ma è professionista serio, al di là di un carattere più improbabile di quello del suo datore di lavoro. A questo punto si deve parlare e scrivere dell'Atalanta che prima o poi verrà fuori dalla favola della squadra simpatica e bella per diventare protagonista assoluta.

Gasperini e Percassi hanno smontato il collage ricostruendolo nei dettagli, il club bergamasco incassa denari a prescindere e resta più forte di prima. Non escludo che possa essere il maggiordomo omicida. Tanto per gradire stasera a Torino l'amichevole tra Juventus e Atalanta darà risposte già chiare, al di là delle consuete e prevedibili bugie dei due allenatori.

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