Com'è dolce New York per Errani-Vinci: più che una coppia, un marchio di fabbrica. Nel primo pomeriggio di ieri in America (da noi era sera) le azzurre hanno conquistato lo Us Open superando nella finale del doppio le ceche Hlavackova e Hradecka (6-4, 6-2 in 1h16') e bissando il successo del Roland Garros. In meno di 4 mesi hanno conquistato due slam che si aggiungono, nel filotto di questo indimenticabile anno, alla finale persa di misura agli Australian Open e ad altri 6 successi. Da oggi figurano in vetta al ranking mondiale e sono le grandi favorite nel Masters di Istanbul in programma a fine ottobre. L'impresa assume un valore ancora maggiore ricordando che solo Raffaella Reggi, oggi opinionista televisiva, aveva inciso il suo nome nell'albo d'oro di questo major aggiudicandosi il misto del 1986 in coppia con lo spagnolo Casal.
Il risultato farebbe pensare a un incontro senza problemi, ma non è stato così nel primo set perché l'Errani non è riuscita a tenere il servizio. E le nostre ragazze, avanti prima per 2-0 e poi per 4-2, non sono riuscite a spiccare il volo fino a quando hanno strappato per la terza volta la battuta alla Hradecka e hanno chiuso il set per 6-4 sul servizio della Vinci. Poi Pollicina ha raddrizzato il suo colpo più fragile e per le ceche, nonostante i precedenti favorevoli di 4-1, non s'è presentata alcuna possibilità di rientrare in partita. La solidità di Roberta nei turni di servizio e l'intelligenza di Sara da fondo campo hanno caratterizzato una finale spettacolare solo a sprazzi. A loro favore anche il gioco a rete, nonostante qualche sbavatura iniziale della Vinci. Le statistiche fanno da specchio alla partita con le azzurre più precise (15 errori non forzati a 25) e più brillanti (22 vincenti a 15). Ma c'è un dato che esprime più di ogni altro il gap in campo: i punti vinti, 70 contro 54. Nella coppia avversaria disastrosa la prova della Hradecka che non ha mai tenuto il servizio e s'è fatta tradire dalla potenza.
Il successo permette alla coppia italiana di dividersi un prize-money di 420mila dollari che si aggiungono ai 475mila vinti da Sara e ai 237.500 ottenuti da Roberta nel singolare. Una campagna d'oro impreziosita anche dai fenomenali passi avanti nel ranking: settima la bolognese, quindicesima la tarantina. Impossibile chiedere di più al nostro tennis femminile che s'interroga preoccupato sul futuro della Schiavone e sul ritorno della Pennetta. Ma il cambio generazionale c'è già stato.
Il titolo maschile sarà assegnato solo stasera per via del tornado che aveva investito l'altro giorno Flushing Meadows e interrotto la semifinale Ferrer-Djokovic sul punteggio di 5-3 per lo spagnolo nella frazione d'apertura. Alla ripresa della partita il serbo ha perso il set prima di innescare il turbo e violentare l'avversario con una progressione straordinaria: 2-6, 6-1, 6-4, 6-2 il risultato. Come a dire «il più forte sono io che nell'ultima edizione ho battuto Federer in semifinale e Nadal in finale». A sprazzi s'è rivisto il Nole dell'anno passato.
Nell'altra semifinale lo scozzese Murray aveva battuto il ceco Berdych in quattro set (5-7, 6-2, 6-1, 7-6) riuscendo a chiudere la partita prima dell'arrivo del maltempo che ha costretto gli organizzatori a chiudere l'impianto per timore del vento e della pioggia a oltre 170 kmh. Da paura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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