Quattro mesi fa, nella notte dell'Olimpico in cui il Torino si giocava la salvezza, il presidente Cairo inveì contro di lui per aver messo «troppo impegno» in campo. Ma in quell'occasione l'ex granata Ciro Immobile sbagliò il rigore e la squadra di Nicola si prese il punto salvezza. Ieri l'irritazione ancora viva per un episodio inaspettato da parte di chi lo aveva consacrato come calciatore proprio al Torino lo ha guidato sul dischetto. Al 91' Ciro spiazza Vanja Milinkovic-Savic, fratello del Sergei compagno di squadra, e fa sfumare la terza vittoria di fila che i granata inseguono ormai da due anni e mezzo. Così diventano otto i centri ai granata in undici gare da ex per il centravanti della Lazio (cinque segnati in trasferta) e sei le reti stagionali che consolidano il suo primato nella classifica cannonieri e lo avvicinano ancora al mitico Silvio Piola.
«Sembriamo timorosi quando scendiamo in campo e questo ci sta penalizzando. Abbiamo aggiustato la fase difensiva, ora dobbiamo fare bene in attacco. Incontrare una squadra forte come il Torino è dura, hanno un modo di giocare molto dispendioso e servivano parecchie energie - così Immobile che sottolinea il momento difficile della Lazio, ieri a lungo in difficoltà e seguita in tribuna da Sarri squalificato, e scalda il piede a pochi giorni dal derby con la Roma -. È una partita che va giocata con il coltello tra i denti, a prescindere dal momento, siamo convinti di farcela».
Il rigore di Immobile è una beffa per il Toro che accarezzava il sogno della vittoria dopo che il croato Pjaca, l'uomo della provvidenza per il connazionale Juric, era entrato dalla panchina e dopo due minuti aveva rotto l'equilibrio con un colpo di testa implacabile. Come implacabile era stato quel destro una settimana fa in casa del Sassuolo sei minuti dopo il suo ingresso in campo che regalò i tre punti ai granata.
Reina gli nega il bis, poi Djidji commette l'unico vero errore della retroguardia granata atterrando Immobile, fino a quel momento tenuto al guinzaglio dall'ottimo Bremer. Finisce 1-1 ma il Toro esce dal campo con grande rammarico.
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