Stop alla tessera del tifoso: "Diventerà una fidelity card"

Il protocollo d'intesa firmato stamattina prevede la soppressione della famigerata "tessera" e la reintroduzione della vendita libera di biglietti al botteghino

Stop alla tessera del tifoso: "Diventerà una fidelity card"

Vendita dei biglietti anche il giorno delle partite ai tifosi ospiti, evoluzione della tessera del tifoso verso la fidelity card, biglietteria libera tranne per le gare con un indice di rischio elevato ed eliminazione dei mini abbonamenti. Queste le principali novità contenute nel nuovo protocollo d'intesa siglato questa mattina da Figc, Coni, ministro dell'Interno, ministro dello Sport, Lega Seria A, Lega B, Lega Pro, Lnd, Aic, Aiac e Aia che aggiorna in maniera sensibile l'attuale disciplina che regola la fruizione negli stadi di calcio.

La tessera del tifoso non sparirà subito, ma "si evolverà in tre anni verso la fidelity card, che dovrà diventare uno strumento di marketing per le società", ha annunciato la presidente dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive Daniela Stradiotto a proposito delle misure contenute nel protocollo d'intesa.

"I biglietti delle partite non a rischio potranno essere acquistati anche il giorno della gara, dai tifosi ospiti dei settori non appositamente dedicati. Libero anche l'acquisto dell'abbonamento", ha spiegato la presidente.

Il protocollo, continua Stradiotto, "prevede anche l'abolizione dei voucher e delle campagne 'porta un amico': svincolati anche gli abbonamenti dalle fidelity card", mentre rimangono "inossidabili i biglietti nominali e il posto fisso".

Il nuovo vademecum è la conseguenza del miglioramento complessivo dei dati sulla sicurezza in occasione di eventi calcistici, dell'adozione di una disciplina che responsabilizza e professionalizza figure centrali come lo steward e il Supporter Liaison Sfficer (SLO), e dell'adeguamento agli standard europei dei criteri infrastrutturali nei campionati professionistici, entro 3 anni.

Nessun passo indietro sulla sicurezza, ma la pianificazione nei prossimi tre anni di modalità più dirette e snelle per favorire l'accesso e la partecipazione alle gare per favorire il ritorno negli stadi delle famiglie, il recupero della dimensione sociale del calcio ed in generale

una maggiore partecipazione.

Un percorso di normalizzazione nel quale è comunque riservata la facoltà, per determinate partite "a rischio", di far valere alcune cautele già sperimentate negli ultimi anni.

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