Dopo la pioggia di lunedì sera che aveva fatto rinviare l'incontro, un altro tipo di acquazzone colpisce il Gewiss Stadium di Bergamo ed è quello del Como, che a sorpresa annienta l'Atalanta con un meritato 3-2. Segnali preoccupanti per la Dea, già alla terza sconfitta in campionato, mentre è tripudio per la squadra di Fabregas che si stacca dalle zone calde della classifica.
E pensare che a uscire meglio dai blocchi sono i padroni di casa con il premio del vantaggio di Zappacosta. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, palla vagante al limite dell'area su cui si avventa l'esterno, che si coordina inarcando il corpo e superando Audero con una rasoiata di destro.
È un fuoco di paglia comunque, perché il Como non rimane a guardare: capitan Cutrone chiama subito Carnesecchi a un intervento non semplice e la squadra in generale dimostra una buona proprietà di palleggio. L'Atalanta dietro balla e dopo nemmeno un minuto nel secondo tempo arriva il pareggio ospite con un altro gran gol; lo realizza Strefezza con un velenoso destro a giro dopo un assist di tacco, con piroetta inclusa, di Sergi Roberto.
Sbanda paurosamente la Dea e il Como affonda il colpo: Nico Paz solo al limite dell'area calcia senza pretese verso la porta, ma una deviazione di Kolasinac spiazza Carnesecchi. Non è finita: altro break ospite e Fadera dopo aver disorientato De Roon con un paio di dribbling, scodella il tris con l'Atalanta mal posizionata in difesa.
Tre cambi in cinque minuti per Gasperini che
prova la scossa con Cuadrado, Lookman e Samardzic, ma è tutta la squadra che non gira, a cominciare da un De Ketelaere in versione fantasma. Il rigore dello stesso Lookman a tempo scaduto è buono solo per le statistiche.
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