Max Verstappen è entrato nella storia, la Ferrari che nella storia c'era da tempo, ha salvato la faccia e l'onore. La morale del Gran premio d'Italia sta tutta qui. È racchiusa nella decima vittoria di fila di Max, un'impresa che mai nessuno aveva realizzato in più di 70 anni di Formula 1 e nel terzo posto di Carlos Sainz davanti al mar Rosso Ferrari che rende indimenticabile ogni podio del gran premio d'Italia.
Alla vigilia del weekend Charles e Carlos avevano detto che non avrebbero firmato per finire sul podio dietro a Max. Volevano sognare. Lo volevano ancor prima di strappare una pole pazzesca con Sainz e piazzando Leclerc al terzo posto. Alla fine su quel podio ci è salito solo Sainz perché Perez si è improvvisamente svegliato ricordandosi di guidare una Red Bull. Ma era giusto provarci e Sainz ci ha davvero provato per 15 giri, riuscendo a respingere ogni assalto di Verstappen. Duro, ma corretto. Poi, alla prima sbavatura, quando ha spiattellato un po' in frenata alla prima variante, Verstappen lo ha punito andando a passarlo prima della Roggia. Max ormai ha imparato ad avere pazienza, si è detto sorpreso della velocità della Ferrari, si è lamentato di una difesa tosta di Carlos, ma poi alla prima occasione ha colpito. È difficile dire come sarebbe andata a finire senza quel minimo errore di Sainz. Magari sarebbe arrivato al cambio gomme davanti e avrebbe potuto prolungare la sua difesa. Ma la Red Bull anche qui ne aveva di più. Non un vantaggio netto come nelle prime 13 gare dominate, ma un vantaggio sufficiente per festeggiare una doppietta in casa Ferrari. «Non avrei mai creduto che fosse possibile vincere 10 gare di fila. Ma qui ci hanno fatto sudare, non è stata una gara semplice», ha ammesso Max, il collezionista di record.
Carlos poteva fare poco di più. Si è difeso con Verstappen, Perez e alla fine anche con il suo compagno di squadra nei cinque giri finali. Sainz e Leclerc hanno dato spettacolo nello spettacolo e bene ha fatto il box a lasciarli lottare fino in fondo, chiedendo solo di non rischiare troppo. Si sono divertiti, anche Leclerc riesce a non perdere il sorriso nonostante sia uscito battuto da Carlos su tutta la linea per tutto il weekend. La Ferrari di Monza ha salvato la faccia e l'onore. Ma la paura è che tornando su piste diverse, possano riemergere i problemi visti fino all'Olanda. Che la Ferrari abbia giocato qui l'unica pallottola a disposizione quest'anno. Vincere era impossibile. Portare le due auto sul podio sarebbe stato il massimo.
Con il solo Carlos sul podio si è fatto quello che si doveva fare raccogliendo punti importanti che permettono alla Scuderia di salire al terzo posto tra i Costruttori davanti all'Aston Martin, sofferente su una pista così veloce. La Formula 1 ora saluta l'Europa. Restano altre otto gare. Non ce ne saranno altre come Monza, ma l'obiettivo deve restare il secondo posto anche se fin da Singapore tutto diventerà più difficile.
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