Quanto vale Messi? La domanda è una di quelle che ogni tanto torna in voga, vuoi quando il fuoriclasse argentino fa qualche magia delle sue (spesso), vuoi quando delude le sempre enormi aspettative che vi sono sul suo conto (cosa accaduta ad esempio nel recente Mondiale in terra carioca, dove secondo molti la Pulce ha perso l'ultima possibilità di superare il grande Diego Armando Maradona). Ebbene, ogni volta la risposta è diversa e oggi si potrebbe dire che Messi vale il Parma.
Ebbene si, da un punto di vista prettamente economico, il fuoriclasse argentino e la squadra emiliana valgono la stessa cifra, visto che Messi prende, da solo (parliamo di una ventina di milioni annui), la stessa somma che Ghirardi deve sborsare ogni anno per mantenere la compagine che ha terminato la scorsa Serie A con un più che dignitoso sesto posto. Insomma, 28 giocatori di una squadra di media-alta classifica nostrana valgono quanto uno del Barca? Parrebbe proprio di si. Senza contare che il paragone sarebbe ancora più sconfortante se correlato al budget destinato agli stipendi da due neopromosse quali Empoli e Cesena, che si attesta poco al di sopra dei 10 milioni
Il dato, letto così, fa sorridere, ma se visto sotto un'altra ottica c'è poco da stare allegri, perchè questo è un segno tangibile del sempre maggiore divario economico che intercorre tra il nostro movimento e quello di altri paesi europei che fino a una decina d'anni fa ci erano inferiori. Se poi pensiamo che in Spagna vi sono altri giocatori che guadagnano quanto Messi o comunque poco meno (basti pensare a CR7, Bale, Suarez, Soldado, solo per fare qualche nome), si capisce come la strada sulla via del ritorno alla competitività economica e quindi di risultati, per il calcio italiano sia ancora lunga.
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