Francis abita a Torino, ha 14 anni e sogna di diventare il nuovo Cristiano Ronaldo. Tutte le settimane si allena con l'obiettivo di diventare sempre più forte. Peccato che il sabato non possa scendere in campo per giocare il campionato. Il motivo è che la famiglia di Francis, arrivata in Italia da Bacau - Romania- diversi anni fa, è troppo povera per chiedere il riconoscimento della residenza.
"Non avendo i soldi, abbiamo vissuto sei anni nella bidonville di Lungo Stura Lazio", racconta il ragazzo a Repubblica. "Nel campo era dura giocare a pallone. Ma non ho mai abbandonato il sogno di diventare un campione". Francis qui aveva la possibilità di giocare in "Nessuno Fuorigioco", progetto di cittadinanza dove tutti possono giocare.
Dopo lo smantellamento del campo, però, il ragazzo si imbatte in una nuova e dura realtà. Dai campionati amatoriali a quelli della Federazione. Ma il padre non ha un lavoro stabile e non può chiedere il rinoscimento amministrativa dell'abitazione. Per questo Francis non ha la residenza, e quindi non può essere tesserato. "Abbiamo deciso di farlo giocare lo stesso per non perdere il ragazzo", racconta sempre a Repubblica l'allenatore di Centrocampo Piero Volpi.
"Ma quando è stato espulso per una brutta parolaccia, il suo nome è stato scritto nel referto dell’arbitro e la Lega ha scoperto l’assenza del
tesseramento". La soluzione, aggiunge Volpi, sarebbe quella di trovare un sindaco che conceda a Francis la residenza. Forse, però, la strada per Francis di diventare il nuovo Cristiano Ronaldo si fa ancora più difficile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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