Tour 6° tappa: A Valverde vittoria e maglia, tengono Froome e Contador

Super Valverde a La Zubia: lo Spagnolo vince il primo round in salita di questa Vuelta e riconquista la maglia roja. Reattivi Froome e Contador, un po' in affanno invece Quintana che perde 12'' dai rivali. Poco brillante anche Fabio Aru, che accusa un ritardo di 18''

Per Valverde vittoria e maglia
Per Valverde vittoria e maglia

Tappa ad alta intensità nei primissimi chilometri: molti corridori tentano di andare in fuga, fra i quali c'è anche Peter Sagan. Il gruppo, però, non ha intenzione di lasciar andar via un gruppetto numeroso e accelera per ricucire. Alla fine soltanto in due ricevono il lasciapassare, si tratta della maglia a pois Màs Bonet (Caja Rural) e Lightart (Lotto). Entrambi sono già stati in fuga nei giorni scorsi, l'Olandese della Lotto appena ieri, in compagnia di Tony Martin. In meno di 30 km di gara, il loro vantaggio supera abbondantemente i 5 minuti. Né la Orica della maglia roja Matthews né altre squadre vogliono assumersi la responsabilità della corsa, e così il ritardo dalla coppia di testa tocca i 15' nel giro di poche decine di chilometri.

Soltanto dopo 50 km. la Garmin decide di prendere il comando del gruppo e tirare, prima che la situazione sfugga di mano. La formazione americana ha in Daniel Martin la freccia da lanciare sull'arrivo in salita di La Zubia. Bastano alcuni chilometri di lavoro e il ritardo dagli attaccanti scende a 12 minuti, poco prima dell'Alto de Zafarraya, primo Gpm di oggi. Màs Bonet ha cercato l'attacco per raccogliere più punti possibili per la classifica scalatori, e l'obiettivo è centrato sulla prima ascesa, in cui scollina davanti al compagno di fuga. In testa al gruppo si è portata anche la Katusha, decisa a ridurre il distacco da chi sta davanti: l'arrivo di oggi fa gola al capitano del team russo, Joaquim Rodriguez. A 60 km dal traguardo, il divario fra i fuggitivi e il plotone scende sotto i 10 minuti.

Màs Bonet non si lascia sfuggire il primo posto neppure sull'Alto de los Bermejales e rafforza la sua maglia a pois; il vantaggio del duo, intanto, scende costantemente sotto la spinta compatta della Garmin. Aumentano le squadre interessate a chiudere sulla fuga, man mano che i chilometri all'arrivo diminuiscono: agli uomini Garmin e Katusha si sono aggiunti quelli della Movistar, che riescono a rosicchiare altri 2 minuti. Dopo aver conquistato i due Gpm, Màs Bonet lascia a Lightart entrambi gli sprint intermedi. Nei chilometri che precedono l'ultima salita, è la Orica a mettersi a tirare, portando il distacco a 1 minuto e mezzo; Lightart e Màs Bonet adesso fanno meno paura.

L'Olandese rimane da solo davanti con una manciata di secondi di vantaggio e tiene duro sino ai -3, poi si deve arrendere al ritmo scandito dalla Katusha. Il gruppo dei migliori è ridotto ad una trentina di corridori. A -2 km dalla vetta entra in azione la Movistar, con Valverde che si sacrifica per Quintana, e il suo ritmo screma ulteriormente il gruppetto di testa, ma i migliori sono tutti lì. Ai -700 attacca Rodriguez, prontamente seguito da Valverde mentre Fabio Aru perde contatto; Froome si riporta sui due di testa insieme a Contador e Quintana, che però è in sofferenza e poco dopo perde, a sorpresa, le ruote dei rivali. Valverde lancia uno sprint lungo, infinito, a 300 metri dalla linea d'arrivo, senza che nessuno riesca più a superarlo e va vincere. Froome e Contador si piazzano secondo e terzo, a ridosso del corridore iberico.

Con questo successo, "El embatido" fa capire che per la vittoria finale è in corsa anche lui. Non deludono Froome e Contador, al traguardo con lo stesso tempo di Valverde. Joaquim Rodriguez paga 7'', Quintana 12'' e Aru - 6° e primo degli Italiani - 18''.

Valverde si riprende anche la maglia roja, con 15'' di vantaggio sul compagno Quintana e 18'' su Contador. Froome è 4° a 22'', Rodriguez 6° a 45'' e Aru 8° a 58'', per un Tour che promette ancora molte scintille.

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