Valentino Rossi, un anno fa l'ultimo saluto alla MotoGP

Il pilota di Tavullia ha dato l'addio alla MotoGP lo scorso 14 novembre. Campione del mondo per nove volte in carriera resta una vera icona per il mondo delle due ruote

Valentino Rossi, un anno fa l'ultimo saluto alla MotoGP

È trascorso quasi un anno dal ritiro di Valentino Rossi, eppure sembra essere passato molto di più. Tifosi e appassionati sentono la sua mancanza. A consolarli restano però le sue memorabili vittorie. Ripercorrerle serve non solo a rivivere vecchie emozioni ma anche a stimolare i giovani piloti a grandi imprese, in attesa che qualcuno raccolga la sua eredità.

Chi è Valentino Rossi

Campione del mondo per 9 volte in carriera, sette nella classe regina delle due ruote, ha fatto la storia del Motomondiale degli ultimi 25 anni. Un’icona dello sport riconosciuta a livello mondiale, che ha saputo dare al motociclismo un nuovo volto e ha appassionato milioni di persone anche fuori dall’Italia. Maniaco dell'immagine, inconfondibili i suoi caschi curatissimi e particolari, così come gli adesivi, gli accessori. Tutto rigorosamente di giallo, il suo colore preferito. Per tutti "Il Dottore" dopo la laurea Honoris Causa che l'Università di Urbino gli diede nel 2005 in "Comunicazione e pubblicità delle organizzazioni".

La carriera

Nato il 16 febbraio del 1979 a Urbino e cresciuto a Tavullia, in provincia di Pesaro-Urbino. È un figlio d’arte: anche suo papà Graziano era un pilota di moto. In gara ha sempre corso con il numero 46, che era quello usato dal padre quando gareggiava. Nel 1996, all’età di 17 anni, debutta nel Motomondiale nella categoria 125. Corre con l’Aprilia e si intuisce fin da subito il suo grandissimo talento. Il primo successo in carriera arriva sempre nel 1996 a Brno, nel Gp della Repubblica Ceca. Il primo Mondiale, invece, arriva nel 1997 quando vince nella classe 125 in sella all’Aprilia. Poi il salto: dalla 125 passa alla categoria 250, sempre con l’Aprilia. Il primo anno in 250 non è esaltante ma nonostante ciò arriva secondo alle spalle di Loris Capirossi. Nel 1999 si impone su tutti vincendo il Mondiale. Nel 2001 a un anno dall’arrivo in classe 500 con la Honda, vince il suo primo titolo in classe regina. Batte, nel duello tutto italiano, Max Biaggi, suo storico "nemico", che in quella stagione corre con la Yamaha.

Gli anni migliori della carriera di Valentino sono i primi del nuovo Millennio. Dopo il titolo del 2001, il primo in classe 500, ne centra altri 4 consecutivi dal 2002 al 2005: due alla Honda, altrettanti alla Yamaha. Nel 2004 conquista il titolo iridato avanti allo spagnolo Sete Gibernau e ancora a Max Biaggi. Anche nel 2005 trionfa, proseguendo una striscia positiva lunga cinque stagioni e mettendo in bacheca il suo quarto mondiale MotoGP consecutivo. La sua egemonia viene interrotta dall'americano Hayden nel 2006 e dalll'australiano Stoner nel 2007. Torna al successo nel 2008 e nel 2009, sempre su Yamaha con i titoli numero otto e nove, gli ultimi in carriera. Le due ruote gli procurano anche un grande dolore: la scomparsa dell'amico Marco Simoncelli, avvenuta durante il Gran Premio della Malesia del 2011. I rapporti con la Yamaha iniziano però a scricchiolare. Rossi e il nuovo secondo pilota Jorge Lorenzo vivono da separati in casa. Al termine della stagione dice addio alla Yamaha e passa con la Ducati. Dopo due stagioni molto deludenti con la scuderia italiana, nel 2013 torna in Yamaha.

Intanto la MotoGp ha accolto un nuovo grande talento: Marc Marquez, suo nuovo acerrimo rivale. Rossi va vicino a centrare il decimo titolo in carriera nella stagione 2015 ma uno scontro in pista con Marquez compromette tutto. Dopo quest’episodio Valentino, primo in classifica generale, viene penalizzato e parte ultimo nella gara conclusiva. Una decisione che fa sfumare la conquista del campionato, andato invece a Jorge Lorenzo. Da quel momento comincia la parabola discendente. Le stagioni 2017 e 2018 si chiudono senza vittorie. A fine campionato 2019 chiude al settimo posto della classifica generale. A 41 anni, nella stagione 2020, arriva terzo al Gp d'Andalusia tornando così sul podio, dopo un digiuno che durava da 17 gare. La stagione del 2021 è quella delle "grande sfida". Valentino corre con Petronas, un team molto giovane, con solo due anni alle spalle in MotoGP ma ad agosto del 2021, arriva la decisione di ritirarsi, a fine stagione.

L'ultima gara

La fine di un’era. Dopo 26 stagioni, Rossi chiude la sua carriera con l’ultima gara a Valencia, il 14 novembre 2021. Una gara vera, non una semplice passerella: Valentino parte dalla decima casella in griglia e taglia il traguardo nella stessa posizione:"Ho cercato di vivere quest’ultimo GP nel mio stile. Doveva essere una festa, smettere era una scusa per fare un po' di casino. Mi sono svegliato pensando di dover fare di tutto per fare una bella gara, essendo l’ultima. Sono contento di esserci riuscito, ho chiuso l’ultimo GP tra i dieci piloti più forti al mondo, questa è la cosa che mi ha fatto godere di più. In futuro potrò dire: ‘Io nell’ultima gara ho fatto decimo, non sono mica arrivato ultimo', questa consapevolezza me la porterò avanti per un po' di anni. Adesso dovrò iniziare a rendermi conto di aver smesso…". A fine gara Rossi è stato l'ultimo a lasciare il circuito di Valencia. Ha voluto salutare così, con un giro d'onore in solitaria, i 70mila accorsi al Ricardo Tormo per omaggiare il suo addio al motomondiale. Sugli spalti una marea di bandiere gialle, con il numero 46, rendono onore ad un campione leggendario.

Perché ha lasciato la MotoGP

"È un momento difficile e triste, sapere che non correrò è davvero difficile per me perché ho fatto questo per circa 30 anni e l’anno prossimo la mia vita cambierà. È stato comunque grandioso, un percorso divertente. Avrei voluto correre altri 25 anni ma purtroppo non è possibile", ha spiegato Rossi."In tutti gli sport i risultati fanno la differenza e credo che quella di ritirarmi a fine stagione sia la scelta giusta", ha aggiunto. Per i grandi campioni si sa è sempre molto difficile dire basta, smettere con le gare, placare la proprio sete di vittorie. Questo percorso Valentino l'ha metabolizzato pian piano, godendosi ogni momento fino all'ultimo. La decisione del ritiro è arrivata quando era inevitabile proprio perché per uno come lui non esiste gareggiare senza poter vincere.

Cosa fa Valentino Rossi oggi

Imprenditore e dirigente sportivo. Fondatore della VR46 Riders Academy e dello Sky Racing Team VR46. Adesso la sua vita è sempre di corsa ma con più tempo da dedicare alla compagna Francesca Sofia Novello e alla piccola Giulietta. Ha appena terminato la prima stagione nel GT World Challenge Europe, campionato a quattro ruote che lo ha visto impegnato al volante dell’Audi R8 schierata dal Team WRT. Il risultato è stato comunque molto positivo, con un inizio più difficile, ma un finale assolutamente positivo con risultati costantemente all’interno della top ten. La prossima stagione lo rivedremo gareggiare nello stesso campionato alla guida però di una BMW.

I progetti per il futuro sono tanti e ancora da definire. "Non credo che correrò a Le Mans nel 2023, ma è una gara che voglio fare a un certo punto della mia carriera, magari nel 2024...". Di sicuro il meglio deve ancora venire.

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