Quando Paolo ci lasciò nel più triste 9 dicembre del calcio, fu lei, Federica (nella foto con il marito), a dare la notizia agli azzurri della chat riservata ai compagni di squadra di Spagna '82 che ormai da un po' non ricevevano più i messaggi del loro Pablito. Il 2020 stava per concludersi, di lì a poco sarebbe arrivato Natale. Ma Paolo Rossi, 64 anni, l'icona del Mundial più epico vinto dai ragazzi di Bearzot, il capocannoniere italiano celebre perfino nell'angolo più recondito del pianeta, non lo avrebbe potuto festeggiare. A volte la malattia è un avversario impossibile da dribblare. Anche se sei un campione specialista nel liberarsi dalle marcature più implacabili; anche se hai vinto un Pallone d'Oro.
In quella terribile sera del 9 dicembre 2020 all'ospedale di Santa Maria alle Scotte di Siena, per l'ultimo sorriso, c'erano gli affetti più cari e una moglie che al marito aveva «rubato» tante passioni, in primis quella del calcio. E non è quindi un caso che ieri la vedova di Paolo Rossi, Federica Cappelletti, perugina, 51 anni, giornalista e scrittrice, sia stata eletta all'unanimità presidente della Serie A femminile. Era la candidata unica (circostanza che ha prestato il fianco alle malignità di chi, dopo averla accusata di essere troppo «presenzialista in nome di Paolo», le ha pure appioppato l'etichetta di «raccomandata di ferro», ndr), ma sulla sua competenza quasi nessuno nutre dubbi.
A lei ora l'arduo compito di dimostrare di non essere solo «la vedova di...». Inevitabile tuttavia che le prime parole post-elezione le abbia dedicate al marito: «Se sono in questo ambiente lo devo a lui che del calcio aveva una visione moderna. Parlavamo insieme del calcio femminile quando ancora il professionismo era un progetto lontano. E se oggi fosse ancora vivo sarebbe al mio fianco».
Poi, spazio al programma: «L'obiettivo è cambiare marcia per andare oltre gli slogan. I punti cardine del mio mandato saranno quattro: sostenibilità, vivai, comunicazione e rapporti istituzionali».
Basterà a ridare energia a un ambiente che negli ultimi tempi si è, colpevolmente, adagiato sui (pochi) allori? Intanto Cappelletti incassa i complimenti dai vertici del football nazionale e internazionale: da Gabriele Gravina a Lorenzo Casini, passando per Gianni Infantino.Dalla neo presidente una promessa che dà coraggio a tutti: «Paolo sarà sempre con noi». Deluderlo sarebbe un peccato.
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