Vettel, un po' James Bond e un po'... Mercedes. La vendetta del quasi ex

Seb sull'auto motorizzata dai tedeschi che prenderà il nome del marchio legato a 007

Vettel, un po' James Bond e un po'... Mercedes. La vendetta del quasi ex

A Sebastian Vettel la vendetta piace servirla fredda. Perché annunciare il suo futuro alla vigilia del weekend più importante della sciagurata stagione Ferrari, è in un certo senso una piccola rivincita. Ci ha pensato e ripensato e alla fine ha deciso di annunciare il suo futuro proprio nei giorni del millesimo gran premio rosso. Vestirà il rosso antico, scelto dalla Ferrari per celebrare la sua storia, poi si colorerà di verde Aston Martin e potrà recitare come James Bond: «il mio nome è Vettel. Sebastian Vettel».

«Non è stata una scelta semplice. Gli ultimi mesi e le ultime settimane sono state molto intense. Ho anche pensato di lasciare la Formula 1, di ritirarmi. Poi si è accesa la scintilla», Seb spiega così il suo tormento. Perché voleva continuare, ma non tanto per esserci, non semplicemente per aumentare il numero di gran premi disputati. Non voleva recitare da Kimi Raikkonen, insomma. «Cercavo solo qualcosa che mi attraesse davvero e col tempo le cose sono diventate più chiare. La Racing Point ha fatto molti passi in avanti e il nuovo regolamento dovrebbe aiutare a dimostrare il suo valore. Io voglio dare il mio contributo e questo mi trasmette entusiasmo. È un'opportunità che arriva al momento giusto e dopo l'annuncio di Perez mi sembrava giusto fare il mio».

La Ferrari, dopo averlo buttato fuori dalla porta, ieri ha preso bene il suo annuncio. Gli ha fatto i complimenti via social. «Contenti di sapere che sarai ancora in giro l'anno prossimo. E ora finiamo la stagione facendo del nostro meglio». Ma d'altra parte la Ferrari non era nella posizione di arrabbiarsi. Un po' se l'è presa Leclerc, praticamente ignorato in conferenza stampa, tanto da chiudere dicendo: «Grazie per le numerose domande!». Gelosie tra compagni. Tutto all'ordine del giorno.

«Sono arrivato in Ferrari per vincere il campionato, non solo delle gare e da questo punto di vista ho fallito continua Vettel -. Ma non ho rimpianti. Ho conosciuto gente che resterà amica per sempre. La Ferrari è un posto speciale, era la squadra che guardavo quando facevo il tifo per Michael. Abbiamo fatto cose buone e meno buone, ma poi è arrivato per me e per loro il momento di voltare pagina. Ma ora ci aspetta un weekend importante. E voglio svolgere il miglior lavoro possibile per il team fino a fine campionato». Poi volterà pagina davvero. Il contratto è per il 2021 e oltre, non specificando una durata. Entrare nell'orbita Mercedes ha comunque un significato. Ma Seb per ora pensa solo all'Aston Martin: «Il vantaggio che ha Mercedes ci sarà anche negli anni a venire, ma è una sfida entusiasmante per me. Voglio gareggiare per le prime posizioni e non lottare in fondo. E questo team vuole crescere.

Altre scuderie dovranno ridimensionarsi (budget cap, ndr) e tanti altri aspetti mi danno fiducia Hanno un buon potenziale e un buon budget». Anche se, come insegna la Ferrari, i soldi bisogna saperli investire In bocca al lupo Seb. Un campione, non un fuoriclasse.

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