Nei 47 mesi di gestione Fininvest, è la prima volta che il Monza scende in campo con un pronostico tanto sbilanciato in suo sfavore. Il volo che ha portato i biancorossi sotto il Vesuvio ha regalato l'inedita leggerezza di non dover giocare contro il peso delle aspettative, oltre che dell'avversario. Anche perché il Napoli debutta davanti al proprio pubblico con il 5-2 esterno al Verona come più recente ricordo e con l'effervescenza di un mercato che non smette di solleticare il palato del Maradona. Da Simeone a Ndombele e Raspadori, per arrivare all'imminente annuncio di Navas: De Laurentis ha reciso la rosa azzurra, scoprendo che gli innesti degli ultimi mesi sembrano poter rubare l'occhio con altrettanta efficacia e con minor dispendio alla voce stipendi. A ciò, si aggiunge l'estro di Spalletti, definito proprio ieri da Stroppa «un vero mostro sacro, uno dei migliori allenatori della Serie A e un punto di riferimento. Il Napoli ha un modo diverso di giocare: può dare l'impressione di starsene tranquillo, poi cambia marcia e in 10 minuti sei sotto di 2 o 3 gol». Una caratteristica che tanto bene conosce il grande ex Andrea Petagna che il Monza ha prelevato proprio dai partenopei e che ha i connotati del bomber cercato da Galliani per l'attacco biancorosso. Se è vero che dopo l'arrivo del 27enne, persino la golosa idea di Icardi all'ombra dell'Arengario è stata accantonata.
Ma Petagna, sulle cui spalle è il fardello dei gol salvezza auspicati in Brianza, sa di dover prendere per mano il Monza nella sua prima trasferta in A. Logico, insomma, che il volto della matricola abbia in questo momento le sue sembianze. «Sono stati due anni bellissimi», ha spiegato in settimana il 37 di Stroppa, 32 presenze e 4 gol lo scorso anno in azzurro. «A Napoli sono maturato, ora sono nel pieno della mia carriera» e riferimento offensivo di una squadra il cui presidente tanto per dire di quali aspettative questa società deve rispondere deve anche smentire su possibili interessamenti su Cristiano Ronaldo. «Non verrebbe mai in una neopromossa», ha risposto Silvio Berlusconi proprio dopo il Torino. «Avevamo possibilità di fare un colpo, ma è sfumato». Tanto che il pensiero era andato proprio a Icardi.
Anche al cospetto di questi nomi, Petagna sa che il lavoro a cui è chiamato non è dei più semplici. Ci sarà lui accanto a Caprari nell'attacco che Stroppa schiererà oggi al Maradona. A centrocampo, Filippo Ranocchia va verso la conferma dopo la buona prova all'esordio, con Sensi vicino a una maglia da titolare e Pessina destinato alla panchina.
Dietro, forfait di Carlos, uscito malconcio con il Toro per una botta alla tibia. Come terzo di difesa possibile slittamento di Pablo Marì, con Andrea Ranocchia al centro. Nell'ultimo incrocio del gennaio 2000 finì 2-2, ma in Serie B. Ma storia e presente hanno una prosodia tutta diversa.
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