''Vomito e le piaghe alla bocca'' Cosa accade a questi giocatori

Il lungo calvario di Lascelles e Saint-Maximin, i due calciatori del Newcastle alle prese con il Covid-19

''Vomito e le piaghe alla bocca'' Cosa accade a questi giocatori

''Vomito, ulcere alla bocca. Dopo mezz'ora di corsa vogliono tornare a letto...'' sono le parole dell'allenatore Bruce sulle condizioni di Jamaal Lascelles e Allan Saint-Maximin, i due giocatori del Newcastle che stanno malissimo per gli effetti durissimi del Covid-19.

Il Covid-19 ha picchiato duro da queste parti Newcastle, città nel nord dell'Inghilterra a due passi dalla Scozia. Quella inglese è stata una delle squadre più colpite nell’attuale campionato di Premier League: in dieci tra giocatori e membri dello staff sono risultati positivi, situazione che aveva costretto alla chiusura del cento tecnico per qualche giorno nel mese di novembre.

Sembrerebbe tutto o quasi normale di questi tempi ma sono i casi di Jamaal Lascelles e Allan Saint-Maximin, ventisette anni il primo e ventitre il secondo, a destare più di qualche preoccupazione. I due calciatori sono ancora positivi dopo un mese e presentano sintomi molto fastidiosi: vomito, ulcera alla bocca, non ce la fanno nemmeno a camminare, il tempo di fare due passi e devono tornare a letto. Le loro condizioni di salute sono peggiorate di gran lunga da quando sono risultati positivi al coronavirus. E quei sintomi che si erano manifestati all'inizio in maniera lieve poco alla volta hanno trasformato il Covid-19 in un vero incubo.

E’ stato l'allenatore Steve Bruce, alla vigilia della sfida nei quarti di Coppa Lega contro il Brentford, a raccontare in conferenza stampa che cosa stia accadendo: "Lascelles e Saint-Maximin stanno ancora facendo i conti con il Covid. Dopo mezz’ora di camminata sono esausti e devono mettersi a letto. Hanno ulcere e piaghe alla bocca. Vomitano spesso. Sono molto deboli. Se qualcuno non ha ancora ben chiaro che cosa sia il Covid, può venire da noi per rendersi conto della situazione. Parliamo di atleti, di gente sana. E in questo caso di due calciatori di 27 e di 23 anni". I due non giocano una partita dal 21 novembre scorso, quando i Magpies affrontatono il Chelsea. Da quel momento il contagio li ha messi letteralmente ko e a giudicare dall'evoluzione del malessere, non sembra esserci via d'uscita al momento.

Nel frattempo nell'ultimo giro di tamponi effettuato dalla Premier League, tra il 14 e il 20 dicembre, 1.569 test in totale, sono emerse sette positività.

Allo stesso tempo la mutazione del virus consiglia prudenza, motivo per cui la finale della Coppa di Lega è stata spostata da febbraio a aprile 2021. La speranza è che per quel periodo, grazie anche alla vaccinazione di massa iniziata l’8 dicembre, Wembley possa riaprire le porte al pubblico.

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