Call of duty WW2

Finalmente, dopo tre anni, la Sledgehammer Games ha rilasciato il nuovo Call of Duty World at War II (Activision)

Call of duty WW2

Finalmente, dopo tre anni, la Sledgehammer Games ha rilasciato il nuovo Call of Duty World at War II (Activision) che, sotto grande richiesta degli utenti, abbandona la tecnologia, doppi salti e esoscheletri di ultima generazione, per ritornare alla cara, cruda e vecchia guerra con i piedi per terra. Partendo dalla campagna, sempre considerata alla pari di un accessorio rispetto alla parte multiplayer di Cod; quest’anno, bisognerà abbattere i pregiudizi verso questa modalità di gioco, perché è stata decisamente migliorata, grazie a una narrazione e a delle cut-scene degne dei migliori film bellici, crude e impressionanti, piene di esplosioni, morti e scontri a fuoco, che terranno il ritmo serrato per tutto l’arco dell’esperienza. Impersoneremo il soldato Daniels che, durante la guerra contro i nazisti, si ritroverà ad affrontare diverse situazioni complicate, che lo porteranno a una maturazione graduale durante tutto l’arco della narrazione, così come i suoi commilitoni, anch’essi fortemente caratterizzati.
Invece, parlando del multiplayer, il fatto di essere tornati con «i piedi per terra» ha influenzato notevolmente il gameplay, che ora si basa di più sul ragionamento e sulla conoscenza della mappa rispetto ai precedenti anni, dove i nemici spuntavano da luoghi e altezze sempre diverse grazie alle abilità dei loro esoscheletri. Le modalità sono più o meno le stesse di sempre (deathmatch, dominio, postazione, cerca e distruggi…) se non per una new entry, ovvero «guerra» che cambia completamente il modo di approcciare una partita di Call of Duty. Dimenticate le partite individuali in cui cercate solo di uccidere i nemici per alzare il vostro rateo uccisioni/morti e conquistare gli obiettivi di tanto in tanto; in «Guerra» non conterà nulla di tutto ciò. L’unico scopo è quello di portare a termine una missione che si traduce in un percorso composto da diverse situazioni, come l’acquisizione dei documenti nemici, la costruzione di un ponte, l’innesco di una bomba o la scorta di un carro armato nella base ostile. Per fare ciò sarà necessaria una buona coordinazione con i compagni di squadra e ciò si rivelerà davvero interessante e appassionante.
Infine, come ultima, ma non per importanza, troviamo la modalità zombie, anch’essa rivoluzionata. Non ci ritroveremo più in contesti fantastici, quasi fiabeschi, bensì in un villaggio tedesco pieno di zombie nazisti che riaccendono la componente horror che da tempo si era ormai persa. Inoltre altre minori variazioni renderanno l’esperienza simile ad una sopravvivenza nuda e cruda contro orde di zombie sempre più potenti, con l’obiettivo di procedere nelle quest della mappa.


Questo nuovo Call of Duty rivoluzionario ha fatto un salto indietro nel tempo, ma con innovazioni degne del più prospero dei futuri, che sicuramente sapranno far rinascere la passione verso un titolo amato da milioni di giocatori o, ancora meglio, ravvivare quella dei veterani della saga

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