La casa tecnologica a rischio hacker: come ci spiano (e cosa fanno)

Le nuove home cam, pensate per garantire la sicurezza della casa, sono a portata di hacker e violano la privacy

La casa tecnologica a rischio hacker: come ci spiano (e cosa fanno)

Un tempo c'erano i cani da guardia al cancello e le telecamere alle finestre. Oggi la tutela della nostra sicurezza, quella di casa per la verità, è affidata alle home cam, videocamere di sorveglianza che possono essere collegate alla rete wi-fi domestica per monitorare costantemente cosa accade nell'appartamento quando siamo via. Basta una app sul proprio smartpone ed il gioco è fatto. È comodo, facile: ''smart'', promette lo slogan. Se non fosse che, come ogni nuova tecnologia dell'Internet of Things (IoT), vi sono delle falle che mettono a repentaglio la privacy. Perché se da un lato è vero che basta uno smartphone e una buona connessione internet per stare tranquilli, dall'altro c'è il rischio che le immagini finiscano nelle mani di un hacker o, nella migliore delle ipotesi, in rete. E così, non solo l'intimità familiare va a farsi benedire ma potrebbe stuzzicare le fantasie del primo malintenzionato di turno.

Questo è quello che è accaduto a Dylan Blakely e Ahsley LeMay, una giovane coppia del Tennesee la cui figlia ha subito un attacco hacker proprio nella sua cameretta. Stando a quanto riferisce l'emittente statunitense NBC, l'hacker avrebbe sfruttato una falla nel collegamento tra la videocamera IP e la rete wi-fi di casa, prendendone possesso dall'esterno: avrebbe quindi parlato direttamente alla bambina, dicendole di mettere soqquadro la stanza e rompere il televisore; si sarebbe spinto a fingersi Babbo Natale e a cantare una canzione del film horror "Insidious". Lo stesso è accaduto ad un'altra coppia, Todd Craig e Tania Amador: in questo caso l'hacker si sarebbe spinto fino a chiedere un riscatto per porre fine alle proprie malefatte.

Il dispositivo ''incriminato'' è una videocamera della marca Ring (di proprietà Amazon), da poco lanciata sul mercato. "Anziché aiutare le famiglie a proteggere le proprie abitazioni, - contestano le vittime -i dispositivi di sicurezza Ring hanno avuto l'effetto opposto di permettere agli hacker di scoprire le falle di sicurezza nel software di Ring per spiare e molestare gli acquirenti nelle proprie case". Per questo entrambe le coppie hanno deciso di promuovere una class action presso la Central District Court della California. Da parte dell'azienda non sono state rilasciate dichiarazioni in merito alla questione legale. Circa l'incidente, invece, è stata diffusa una nota in cui veniva si precisa che "l'episodio non è in nessun modo collegato a falle nella sicurezza della telecamere Ring". Ma è davvero così? Insomma, quanto sono affidabili questi device?

Secondo una ricerca condotta dall'asssociazione dei consumatori inglese, le varie home cam presenti attualmente sul mercato ravvisano problemi di sicurezza legati agli indirizzi IP e alle password di configurazione.

Una volta avuto accesso alla rete wi-fi a cui sono collegati i device, un hacker potrebbe tranquillamente impadronirsene sfruttando il fatto che i codici identificativi sono comuni a più dispositivi. Un criticità tutt'altro che sorvabile a cui bisognerà trovare presto una soluzione. O sarà solo tanta manna per gli hacker.

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