Più di 27 milioni di persone in Italia hanno un profilo Facebook e la quasi totalità delle persone che accedono ad internet hanno un indirizzo email. Ma chi legge davvero il regolamento delle condizioni d'uso? A giudicare da un curioso esperimento effettuato a Londra, nessuno.
I titolari di un locale londinese, notando che la gente passa più tempo con il proprio smartphone piuttosto che con quello che li circonda, hanno fatto un test sui loro clienti. Chi voleva accedere alla rete wifi del locale doveva sottoscrivere delle normali condizioni d'uso, come quelle che bisogna accettare quando si vuole aprire una casella email o un profilo sui social network. Tutti, come pensavano i gestori del bar, hanno accettato senza neanche leggere. Cosa c'era scritto nel contratto? Cosa hanno accettato gli utilizzatori del wifi? In una nota intitolata "Erode", dal richiamo biblico, si specificava: "Accetto di cedere ai titolari del bar il mio figlio primogenito per l’eternità" .
Fortunatamente per i clienti - che si sono visti arrivare uomini vestiti di nero che chiedevano di cedere i propri figli - era solo
uno scherzo. Dopo qualche minuto di stupore, ancora con il cellulare in mano, alle coppie è stato spiegato l'esperimento. Probabilmente da adesso in poi leggeranno sempre le condizioni d'uso. O forse no.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.