Insegnare alle nuove generazioni come usare correttamente la Rete

Per far crescere la cultura digitale occorre coltivarne tutti i profili, da quello delle conoscenze pratiche e delle abilità a quello della consapevolezza digitale

Insegnare alle nuove generazioni come usare correttamente la Rete

Incoraggiare la diffusione della cultura digitale è uno dei punti di forza della Missione 4 del Pnrr, in particolare della componente “potenziamento delle competenze e diritto allo studio”, che punta a rafforzare anche le discipline STEM. Ma per far crescere la cultura digitale occorre coltivarne tutti i profili, da quello delle conoscenze pratiche e delle abilità (utilizzo delle applicazioni e dei dispositivi) a quello della consapevolezza digitale (capacità di scansare i pericoli di fake news, attacchi informatici, violazioni dei diritti in Rete).

L’educazione digitale delle nuove generazioni

Diffondere nelle scuole la cultura digitale per aiutare le nuove generazioni a usare con prudenza e consapevolezza il web e i social, tutelando i propri diritti e smascherando le notizie false, prima che possano contribuire a disinformare. È la finalità di un nuovo progetto rivolto a studenti e docenti di scuole medie e superiori, un programma di formazione gratuito realizzato da Tim per l’Italian digital media observatory (Idmo), con il supporto di ricercatori ed esperti. Il progetto prevede la pubblicazione di lezioni live in aula virtuale e on demand, video pillole sui temi della Digital e Media Literacy, oltre a giochi interattivi e un servizio in lingua dei segni. Il primo seminario live, dal titolo “L’Abc del digitale”, si è tenuto mercoledì scorso con la finalità di far comprendere l’importanza delle competenze digitali nella società contemporanea. Il 6 aprile, “Siamo tutti creatori” offrirà l’occasione per riflettere e conoscere le modalità, i linguaggi e gli effetti della creazione di contenuti per il web. Il 20 aprile è previsto “Privacy e Diritto d’autore”, per identificare gli aspetti critici della creazione e della condivisione di contenuti. L’ultimo incontro si svolgerà il 4 maggio con “Information disorder”, per imparare a valutare criticamente le informazioni e riconoscere le fake news. Al termine del percorso è previsto un test di apprendimento e un attestato di partecipazione per i docenti, che potrà essere riconosciuto su “S.O.F.I.A”, la piattaforma del Ministero dell’Istruzione che certifica la formazione degli insegnanti. Alle scuole che parteciperanno più attivamente verrà assegnato il titolo di Digital & Media Educator.

L’ordinamento didattico e la cittadinanza digitale

Nell’ordinamento didattico italiano, la cittadinanza digitale è uno degli assi portanti dell’educazione civica. Secondo la legge n.92 del 2019, <per cittadinanza digitale deve intendersi la capacità di un individuo di avvalersi consapevolmente e responsabilmente dei mezzi di comunicazione virtuali>. Peraltro anche in sede europea si sta puntando fortemente sul potenziamento della cultura digitale, grazie al Piano d’azione per l’istruzione digitale (2021-2027) delineato nel settembre 2020 su iniziativa della Commissione.

Il Piano si prefigge di <imparare dalla crisi della Covid-19, durante la quale la tecnologia viene utilizzata su una scala senza precedenti nell’istruzione e nella formazione> e di <adeguare i sistemi di istruzione e formazione all’era digitale>.

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