WashingtonNon parla con gli inquirenti e sembra aver pianificato con cura la strage che ha compiuto sabato scorso. Ma una cosa è certa, è matto da legare: tutti lo sapevano, molti avevano paura, ma nessuno ha fatto nulla. Jared Loughner, il ragazzo di 22 anni responsabile del massacro di Tucson dove sono morte sei persone ed è stata gravemente ferita la deputata Gaby Giffords, da anni dava segni di instabilità mentale. I suoi compagni della classe di algebra al Pima Community College di Tucson ne erano terrorizzati.
«Abbiamo in classe - ha scritto lo scorso primo giugno Lynda Sorenson, una donna di 52 anni che aveva deciso di riprendere gli studi - uno studente che disturba. Mi fa paura. Spero proprio che se ne vada presto e che non torni con un fucile».
Il professore di algebra, Benjamin McGahee, era altrettanto spaventato e ieri ha rivelato al Washington Post: «Mi sono sempre sentito paranoico in sua presenza. Quando scrivevo alla lavagna avevo paura di voltarmi e vedermelo con una pistola».
In classe Jared Loughner faceva di tutto: gridava frasi senza senso come «perché negate la matematica anziché accettarla», o ascoltava musica col suo MP3. Un giorno, in un test ha messo sulla riga della risposta l'equazione «Eat+sleep+brush Teeth= Math» (mangiare+dormire+lavarsi i denti = matematica).
Il professore McGahee ha fatto di tutto per far allontanare Loughner dalla classe ma i responsabili del College non gli hanno dato retta per parecchie settimane perché il ragazzo non faceva del male a nessuno e non aveva mai portato armi a scuola.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la Costituzione americana che un giorno Loughner ha portato in classe. Dopo averla appesa al muro si è messo a gridare come un ossesso contro il professor McGahee: «Lei sta violando il mio diritto di libertà di parola». Rimproverato dal rettore, Loughner ha allora messo su YouTube un video in cui accusava il Pima Community College d'essere incostituzionale e questa bravata gli ha fatto guadagnare la sospensione.
A questo punto Jared Loughner non se l'è presa col professore ma con Lynda Sorenson, la compagna che aveva fatto fuoco e fiamme per farlo allontanare. Per sua fortuna la signora in questione in quel periodo ha cambiato casa e probabilmente il trasloco le ha salvato la vita.
Il dottor Norman Ward, che con la moglie Susan è andato ad abitare nella ex casa di Lynda Sorenson, ieri ha ricordato con un brivido la visita di Jared Loughner. «È arrivato in motocicletta - ha raccontato -, ha parcheggiato la moto e si avvicinato alla casa per guardare dentro da una finestra. Ce lo siamo trovato con la faccia contro i vetri che sorrideva. Col senno di poi aveva un sorriso sinistro, ma sembrava soltanto un bambino. È rimasto parecchio tempo a guardarci poi se ne è andato salutandoci con la mano».
«Siccome viviamo in un'area molto remota - ha poi aggiunto il dottor Ward - ci siamo immaginati che fosse venuto per vedere Lynda, non sapendo che non abitava più in questa casa. In un primo tempo non ci siamo spaventati, ma poi siamo andati a comprarci una pistola».
Un'altra studentessa della movimentata classe di algebra lo ricorda così: «Sì, eravamo in classe insieme ed era un tipo veramente bizzarro. Strano al punto che mi sedevo sempre nel banco più vicino alla porta e tenevo sempre a portata di mano la borsetta pronta a scappare. Il mio pensiero era che prima o poi avrei visto la sua fotografia al telegiornale e volevo essere in grado di dire: sono riuscita a scappare velocemente».
Il tragico incontro di sabato non è stato il primo fra Jared Loughner e la deputata Gaby Giffords. I due si erano già incrociati nel 2007. Il racconto di ciò che è avvenuto allora è stato fatto ieri da un compagno di liceo di Loughner, Alex Montanaro.
«Mi ha telefonato un giorno annoiatissimo - ha raccontato Montanaro - per dirmi che aveva avvicinato la deputata dopo un comizio e le aveva chiesto come mai le parole significano ciò che significano. Sconvolta dall'inconsistenza della domanda, Gaby Giffords gli aveva risposto in spagnolo e la cosa aveva scocciato terribilmente Jared».
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