La rete di Hamas nell’Ue: "Pronti per un attentato"

Arresti in Germania, Olanda e Danimarca. Il Mossad: "Legati ai miliziani". Le istituzioni ebraiche nel mirino

La rete di Hamas nell’Ue: "Pronti per un attentato"
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Dovevano tenersi pronti a colpire obiettivi ebraici in Europa i quattro membri di Hamas arrestati ieri tra Berlino e Rotterdam. Un piano che conferma come l’attacco sferrato dal movimento islamista palestinese al potere nella Striscia di Gaza non sia diretto soltanto contro Israele, ma contro gli ebrei ovunque. Non è noto quando gli islamisti avrebbero dovuto colpire, né se avessero già un progetto concreto.

Tuttavia, gli arresti alla vigilia della fine della festività ebraica di Hannukkah dimostrano la gravità della minaccia, la prima direttamente riconducibile a Hamas nel continente europeo. Un pericolo reale se si considera che, secondo la Procura generale federale (Gba), i quattro avevano «stretti legami» con i capi delle Brigate Al Qassam, l’ala militare di Hamas.

Tra questi contatti figura il vicecomandante della formazione, Khalil Hamed al Kharraz, «recentemente ucciso», come afferma la magistratura tedesca. A Berlino sono stati arrestati Abdelhamid al A. e Ibrahim el R., nati in Libano - con Mohamed B., cittadino egiziano. A Rotterdam è stato catturato l’olandese Nazih R., per cui era stato spiccato un mandato di arresto europeo. I quattro sono sospettati di appartenenza a un’organizzazione terroristica straniera, come è classificata Hamas da Israele, Ue, Stati Uniti, Canada, Giappone e altri Paesi. In Germania succede dal 2004, ma è soltanto dal 2 novembre che il movimento islamista è vietato, a seguito dei festeggiamenti organizzati a Berlino per il suo attacco contro Israele del 7 ottobre dall’associazione internazionale filopalestinese Samidoun.

Secondo il Gba, i quattro sono membri di Hamas «da anni» e hanno preso parte a operazioni all’estero. Al più tardi dalla primavera del 2023, Al A. è stato incaricato da «alti esponenti» di Hamas in Libano di localizzare in Europa un nascondiglio di armi, allestito segretamente dal gruppo in passato. Non è noto dove e quando fosse stato preparato l’arsenale, ma l’obiettivo è chiaro: colpire in Europa. Le armi dovevano essere portate a Berlino e tenute pronte per attacchi contro «istituzioni ebraiche» nel continente.

A ottobre scorso, Al A., B. e R. hanno lasciato più volte la capitale della Germania per cercare gli armamenti, con il sostegno di El R. Potrebbe trattarsi di materiale che Hamas ha portato o acquisito in Europa, magari come lascito dei terroristi del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) a cui erano collegati i terroristi tedeschi della Frazione dell’Armata rossa (Raf).

Tra i marxisti-leninisti dell’Fplp e gli islamisti di Hamas si è creata una saldatura apparentemente paradossale, proprio a Berlino. Gli opposti estremismi si sono incontrati nella Samidoun, «rete di solidarietà con i prigionieri palestinesi», fondata nel 2011 negli Usa da membri Fplp e vietata in Germania con Hamas, a cui forniva soste gno.

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