Turismo, ecco le nuove iniziative del ministero: "400 milioni per lo sviluppo delle imprese"

Il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla ha annunciato i nuovi strumenti per lo sviluppo del settore: 400 milioni di euro per contratti di sviluppo e corso di formazione. "Quanto fatto dal governo nonè stato mai fatto prima" 

Turismo, ecco le nuove iniziative del ministero: 
"400 milioni per lo sviluppo delle imprese"

"Quanto è stato fatto dal governo per il turismo in questi tre anni non era mai stato fatto da un governo di questo Paese". Non ha dubbi il ministro del Turismo, Michela Brambilla, mentre presenta a Palazzo Chigi i nuovi strumenti per lo sviluppo del settore. 

Un settore che "in un momento difficile come questo" ha registrato una "crescita sia sotto il profilo della produzione di ricchezza, che dell’occupazione". Un'inversione di tendenza, quella del governo, che ha messo il turismo al centro dell’agenda politica.

A dimostrazione di ciò, il governo ha destinato 400 milioni alle imprese del settore attraverso i contratti di sviluppo. Tutto questo, ha spiegato il ministro, al fine di "migliorare l’offerta strutturale del territorio, a far crescere le aziende e a favorire l’attrazione degli investimenti dall’estero".

Ad usufruire delle agevolazioni le imprese, italiane o estere, di qualsiasi dimensione con progetti d’investimento destinati a Calabria, Campania, Puglia e Sicilia (obiettivo Ue "convergenza") e solamente le pmi nel resto del paese. Le imprese dovranno presentare progetti di entità non inferiore ai 22,5 milioni e uno stesso "contratto" potrà prevedere uno o più iniziative, in questo caso il progetto presentato dall’impresa capofila dovrà prevedere costi ammissibili non inferiori a 12 milioni, mentre quelli messi a punto dalle altre imprese dovranno prevedere costi per almeno 1,5 milioni.

Gli aiuti, derivanti dai fondi strutturali 2007-2013, potranno variare dal 10 al 50% del progetto e saranno concessi sotto forma di contributo in conto impianti, finanziamento agevolato o contributo in conto interesse.

Tra gli altri progetti anche un corso di formazione per l’innovazione turistica indirizzato a manager pubblici del settore e realizzato dal ministero del Turismo in collaborazione con la Scuola della pubblica superiore della pubblica amministrazione che partirà nei primi mesi dell'anno prossimo a Caserta.

Per quanto riguarda i dettagli del settore turistico, il ministero ha ricordato che il 75-80% degli italiani fa vacanze in Italia e che una forte crescita di turisti, nell’ estate che si sta concludendo, si è avuta da Paesi come la Cina (+86%), il Brasile e tutta l’America latina e la Russia (+20,6%). Si sono inoltre rafforzati i mercati tradizionali, ovvero quello francese e tedesco. Nei primi sei mesi dell’anno la spesa turistica in Italia è crescita del 7,3% per un risultati pari a 7.37 miliardi di euro.  

Insomma, nel primo semestre 2011, c'è stato un vero e proprio boom dei turisti stranieri, Come certificato nei giorni scorsi da Bankitalia infatti nel periodo gennaio-giugno c'è stato un aumento complessivo dei viaggiatori stranieri in Italia (+5,3 per cento) e della loro spesa (+3,7 per cento). Considerando solo i viaggiatori “per motivo di vacanza”, i dati sono ancora più significativi: + 6,6 per cento di viaggiatori in arrivo e +4,7 per cento in termini di pernottamenti.

Per quanto riguarda invece i viaggiatori italiani, secondo l’Osservatorio nazionale del turismo, durante l’estate 2011 (nei mesi di giugno, luglio ed agosto) gli italiani che hanno trascorso almeno un periodo di vacanza sono stati 24,5 milioni, quasi la metà della popolazione, con un numero di vacanze effettuate di 37,5 milioni. La spesa media per le vacanze estive è aumentata da 662 euro nel 2010 a 743 euro nel 2011, in valore assoluto da 23,5 a 27,9 miliardi di euro. L’80,9 per cento dei viaggi ha avuto come meta una località italiana (dato in crescita rispetto allo scorso anno). Contrariamente alle aspettative, il mese di agosto è tornato protagonista. Le vacanze degli italiani sono state 10,2 milioni a giugno (sostanzialmente stabili rispetto al 2010, +274 mila), 10,5 milioni a luglio (in calo rispetto allo scorso anno, -1,5 milioni) e 16,9 milioni ad agosto (in aumento, +1,1 milioni). 

Si registra un trend di crescita dei prodotti enogastronomico, fiumi/laghi, montagna, della natura e faunistico. Più nel dettaglio, i turisti che soggiornano in Italia motivati dal turismo enogastronomico rappresentano il 5% del totale (pari a 18 milioni di presenze nelle strutture ricettive), quota che per il solo mercato straniero sale al 7% (oltre 11 milioni). L’incidenza del prodotto laghi/fiumi è pari al 7,7% del turismo italiano, con una forte prevalenza del mercato internazionale (12,2% contro il 3,8% di quello italiano).

Il turismo verso le località della natura interessa il 5,2% del turismo in Italia. Nel 2010 ha visto una maggiore incidenza sui mercati internazionali (6,5%). In questi primi otto mesi del 2011 però il mercato italiano ha incrementato del +10,7% le vacanze del turismo verde. Risultano stabili i prodotti: balneare, città d'arte, turismo religioso, sportivo, congressuale, turismo del made in Italy, turismo dell'arte e dello spettacolo, turismo termale e del benessere.

Le città d’arte si confermano al secondo posto tra i prodotti turistici, con un peso costante del 28,2% tra il 2010 ed il 2009 sulle presenze in Italia. La ricchezza del patrimonio storico-artistico del territorio registra un forte appeal sul mercato internazionale considerando che il peso del turismo estero corrisponde al 37% contro il 20,7% di quello italiano, sebbene quest’ultimo nel 2011 sia in crescita del +10,1% sul numero delle partenze.

"Si parla tanto, e giustamente di crescita e sviluppo per la nostra economia. Ebbene, per il turismo crescita e sviluppo sono obiettivi già raggiunti. I dati, infatti, certificano gli ottimi risultati del settore nella prima parte dell’anno e nell’estate appena trascorsa.

Il turismo si conferma asset strategico per il Paese, l’unica industria che, nonostante la difficile congiuntura, continua a produrre ricchezza, sviluppo e occupazione. Ed io non posso che esserne soddisfatta”, ha commentato il ministro.

 

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