Questa sera dal palco del teatro Ariston andrà in onda la finale della 73esima edizione del festival di Sanremo, la quarta condotta da Amadeus. Ma non ci sarà solo la musica al centro dell'attenzione, perché oggi è anche il giorno in cui verrà letto il messaggio inviato da Volodymyr Zelensky. Da quando è stata annunciata la sua presenza alla kermesse canora si sono susseguite le polemiche sull'opportunità di portare un tema così importante in uno spettacolo che dovrebbe essere tutt'altro. Inizialmente, il presidente ucraino sarebbe dovuto essere presente in video-collegamento, poi si è preferito optare per una lettera scritta da Zelensky, che verrà letta da Amadeus al termine dell'esibizione di tutti i cantanti in gara, prima del ritorno sul palco dei top 5.
Leggere la lettera alla fine della gara significa rimandare il momento a fin dopo l'una, una scelta che in molti non avrebbero apprezzato perché considerata una mancanza di rispetto nei confronti del presidente ucraino. Ma Amadeus in conferenza stampa è stato categorico sulla possibilità di modificare la scaletta in tal senso: "Anticipare l'orario della lettura del messaggio di Zelensky? Allo stato attuale no, ma devo dire vediamo, daremo un'occhiata alla scaletta. Avevo detto fin dall'inizio che qualsiasi comunicazione, ben accetta, sarebbe avvenuta a fine gara, mi piacerebbe mantenere questa cosa, che l'ambasciatore ha condiviso".
La lettera di Zelensky, quindi, si inserirà tra la fine della gara e la seconda esibizione degli artisti che si saranno piazzati nelle prime cinque posizioni per definire il vincitore della kermesse. Subito dopo l'esibizione della top 5, però, ci sarà un altro momento dedicato al Paese invaso dalla Russia, perché sul palco del teatro Ariston di Sanremo salirà il gruppo ucraino Antytjla. "Sono qui dal 29 gennaio, è iniziato un lungo colloquio con l'ambasciatore Melnyk che avete ascoltato. Ci sono state numerose conversazioni con me ma spesso anche in viva voce con il direttore artistico, ma fin dall'inizio nei colloqui, da parte prima dei vertici e poi miei con Amadeus, abbiamo spiegato che aspettavamo di sapere in quale forma il presidente Zelensky avrebbe partecipato, fisicamente, in collegamento, in video, in qualunque forma", ha spiegato Stefano Coletta, che ha riferito che la scelta di intervenire in forma scritta risale al 2 febbraio.
A chiudere definitivamente le polemiche ci ha pensato l'ad Rai, Carlo Fuortes: "Ci sono state molte polemiche. Le polemiche sono connaturate al Festival, ma quelle su questo intervento di Zelensky sono state particolari. Si è parlato di censura, di condizionamenti sui testi. Tutto assolutamente non fondato". Intanto è iniziato con musica, letture di Tiziano Terzani e Jung, oltre a momenti dedicati alla spiritualità, il festival del Disarmo, la manifestazione pacifista organizzata sul lungomare di Sanremo dal centro culturale Pecora Nera e dal Comitato di liberazione nazionale, per protestare contro la partecipazione del presidente dell'Ucraina Zelensky al festival.
Con di fronte la Costa Smeralda ormeggiata al largo di Sanremo, una ventina di attivisti si sono seduti in cerchio e, guidati da una maestra di yoga, hanno recitato l'"om" in gruppo. Nel pomeriggio su palco è atteso il cantante Povia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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