Vadim Brodski, Cajkovski e i virtuosismi del violinista

È il grande violinista ucraino Vadim Brodski il virtuoso cui spetterà il compito domani di eseguire il celebre Concerto per violino e orchestra di Cajkovski in programma alle ore 17.30 (in replica lunedì 18 gennaio alle ore 20.30) all’auditorium Conciliazione per la stagione dell’Orchestra Sinfonica di Roma. Nel programma del concerto anche un’altra tra le più celebri pagine di Cajkovski: la sinfonia Patetica di Cajkovski. Sul podio il maestro Francesco La Vecchia, che ha appena ottenuto un personale successo dirigendo per la prima volta la Shanghai Symphonietta all’Oriental Art Center, il più grande complesso per musica classica di Shanghaia.
Nel Concerto opera 35, per violino e orchestra Pëtr Il'ic Cajkovski inizia l’opera con un’introduzione che immerge l’ascoltatore nell’atmosfera dell’intero concerto. I passaggi più impegnativi per l’esecutore si trovano soprattutto nello sviluppo e nella coda. La cadenza rapprsenta il sunto dei temi del movimento. La canzonetta è un andante semplice e affascinante. Furtivamente , quasi senza accorgersene, Cajkovski ci trasporta verso il movimento finale, l’Allegro Vivacissimo, senza soluzione di continuità. In questa sezione ci si trova catapultati in una festa popolare russa, vivace ed energica, con un finale spettacolare ed estroverso.
La Sinfonia n. 6 è l'ultima scritta da Cajkovskij.

Venne eseguita per la prima volta il 16 ottobre del 1893, pochi giorni prima della sua morte. È nota anche con il titolo di Patetica, scelto da Modest Cajkovskij, fratello del compositore. La morte del musicista subito dopo la prima esecuzione, fa della sesta sinfonia una sorta di testamento artistico.

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