"Esempio luminoso": la messa per Benedetto XVI a un anno dalla morte

Nella Basilica di san Pietro la celebrazione nell'anniversario della morte di Ratzinger presieduta dall'ex segretario. Parole di omaggio anche da Francesco e dalla presidente Meloni

"Esempio luminoso": la messa per Benedetto XVI a un anno dalla morte
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Un anno fa, alle 9 e 34, moriva Benedetto XVI nel monastero Mater Ecclesiae in cui si era ritirato dopo la rinuncia da Pontefice regnante. Questa mattina, alle ore 8, è stata celebrata la messa in suffragio della sua anima all'Altare della Cattedra, nella Basilica di San Pietro. La celebrazione è stata presieduta da monsignor Georg Gänswein, suo storico segretario attualmente senza incarico nella diocesi tedesca di Friburgo.

Tanta gente per Ratzinger

Nel primo anniversario della morte del 264esimo successore di san Pietro, monsignor Gänswein ha fatto ritorno a Roma per la celebrazione di questa mattina. Presenti anche tre cardinali: l'ex prefetto della Congregazione per la dottrina della fede Gerhard Ludwig Müller, l'attuale prefetto del dicastero per la promozione dell'unità dei cristiani Kurt Koch e il canonico di San Pietro Fortunato Frezza. Posti a sedere esauriti in Basilica e tanta partecipazione di fedeli nonostante l'orario della funzione e nonostante la ricorrenza cada nell'ultimo giorno dell'anno. Un segno di quanto l'affetto popolare per la figura di Ratzinger sembra destinato ad aumentare nel corso degli anni, anziché ridursi.

Le lacrime nell'omelia

Monsignor Gänswein ha ricordato nell'omelia che il primo anniversario dalla morte di Benedetto XVI cade proprio nel giorno in cui si celebra la Sacra Famiglia. L'arcivescovo ha letto alcuni scritti di Ratzinger su questo argomento. Il presule non è riuscito a trattenere la commozione, come in passato gli era già successo in pubblico quando si è trattato di parlare del Papa tedesco. Gänswein ha invitato a restare "uniti anche con Benedetto XVI, sinceramente grati a Dio per il dono della sua vita, la ricchezza del suo magistero, la profondità della sua teologia e l'esempio luminoso di questo semplice ed umile lavoratore nella vigna del Signore". Un richiamo, dunque, alle prime parole con cui Ratzinger si presentò al mondo il pomeriggio del 19 aprile 2005, affacciandosi dalla loggia delle benedizioni al termine del Conclave che lo aveva eletto successore di Giovanni Palo II.

Dopo la messa

Da un anno, ogni ultimo giorno del mese, Benedetto XVI viene ricordato in Vaticano con una messa di suffragio che si celebra nelle Grotte Vaticane, vicino alla tomba in cui è sepolto. Anche la celebrazione di oggi si sarebbe dovuta tenere nel complesso che si trova al piano inferiore della Basilica, ma alla fine le previsione - azzeccate - di un afflusso consistenti di fedeli hanno suggerito di preferire l'Altare della Cattedra. Al termine della messa, però, la processione verso la tomba in cui riposa il Papa teologo. L'eredità di Benedetto XVI è stata al centro anche di un convegno di due giorni che si conclude oggi e che si è tenuto a pochi metri di distanza, nel Collegio Teutonico che Ratzinger frequentò per molto tempo da quando si trasferì a Roma. Anche qui Gänswein ha ricordato il suo maestro sostenendo che è stato un segno molto visibile di Dio il fatto che sia morto nell’ottava di Natale.

Il ricordo di Meloni e le parole del Papa

Nell'angelus di oggi, anche Francesco ha fatto un breve accenno all'anniversario della morte del suo predecessore. "Un anno fa papa Benedetto XVI concludeva il suo cammino terreno - ha detto il Papa - sentiamo per lui affetto e ammirazione, dal cielo ci benedica e ci accompagni".

Ratzinger non è stato dimenticato dalle autorità civili.

La presidente del consiglio Giorgia Meloni ha voluto ricordare la figura di Benedetto XVI in un post sui suoi canali social definendolo "un grande della storia e un gigante della ragione, della fede, e della sintesi positiva fra l'una e l'altra, continuiamo ad attingere alla sua feconda eredità spirituale e intellettuale" che "ha anche un profondo valore civile, in grado di orientare tutti, credenti e non credenti, perché continua a parlare alla mente e al cuore delle persone". Lo scorso anno la premier partecipò ai funerali in piazza san Pietro al fianco del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

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