L'essenza del suo pontificato: ecco cosa è scritto nel Rogito di Benedetto XVI

La vita, il suo percorso nella chiesa, il pontificato durato 8 anni e la rinuncia, ecco cosa è scritto nel Rogito inserito nella bara di Benedetto XVI

L'essenza del suo pontificato: ecco cosa è scritto nel Rogito di Benedetto XVI

All'interno della bara in cui è stata deposta la salma del papa emerito Benedetto XVI sono stati inseriti diversi oggetti, che accompagneranno nella morte l'ex Pontefice.

Nel riferire alcuni dettagli del rito e della cerimonia funebre, il Direttore della Sala Stampa Vaticana Matteo Bruni ha spiegato ai giornalisti che nel feretro sarebbero state inserite, prima della chiusura della cassa, diverse medaglie, alcune monete coniate durante il pontificato di Joseph Ratzinger, i pallii, ossia i paramenti liturgici usati nella Chiesa cattolica, e il Rogito, collocato all'interno di un cilindro in metallo.

Ma che cos'è il Rogito? A spiegarlo è stato lo stesso Matteo Bruni, il quale ha dichiarato che si tratta di "un testo scritto che descrive il Pontificato". Se in un lontano futuro qualcuno aprirà mai la cassa, troverà al suo interno anche il cilindro di metallo contenente l'essenza del pontificato di Joseph Ratzinger.

Ieri sera, poco prima della sigillazione della bara, il Rogito è stato letto, e alcune parti dello scritto sono arrivate alla stampa. In questo modo oggi, giorno di sepoltura di Benedetto XVI, è possibile conoscere alcuni passaggi del documento che è stato inserito nella bara insieme al corpo imbalsamato del papa emerito.

Il dolore per la scomparsa

"Nella luce di Cristo risorto dai morti, il 31 dicembre dell’anno del Signore 2022, alle 9,34 del mattino, mentre terminava l’anno ed eravamo pronti a cantare il Te Deum per i molteplici benefici concessi dal Signore, l’amato Pastore emerito della Chiesa, Benedetto XVI, è passato da questo mondo al Padre", comincia il documento. "Tutta la Chiesa insieme col Santo Padre Francesco in preghiera ha accompagnato il suo transito. Benedetto XVI è stato il 265° Papa. La sua memoria rimane nel cuore della Chiesa e dell’intera umanità", prosegue.

La vita

Il testo continua poi con la descrizione della vita di papa Ratzinger: "Joseph Aloisius Ratzinger, eletto Papa il 19 aprile 2005, nacque a Marktl am Inn, nel territorio della Diocesi di Passau (Germania), il 16 aprile del 1927...". Il documento va avanti riportando l'infanzia dell'ex pontefice. Si parla della sua famiglia, il padre commissario di gendarmeria, la madre figlia di artigiani divenuta cuoca. Poi l'infanzia e l'adolescenza trascorse a Traunstein, vicino alla frontiera con l’Austria, la dottrina, la fede, poi l'incubo del Nazismo. "Dal 1946 al 1951 studiò nella Scuola superiore di filosofia e teologia di Frisinga e all’Università di Monaco. Il 29 giugno 1951 fu ordinato sacerdote, iniziando l’anno successivo la sua attività didattica nella medesima Scuola di Frisinga. Successivamente fu docente a Bonn, a Münster, a Tubinga e a Ratisbona", passa a elencare il documento.

Il percorso nella chiesa

Nella seconda parte del testo, viene ricordato il ruolo ricoperto da Ratzinger, assistente del Cardinale Joseph Frings, come perito ufficiale del Concilio Vaticano II (1962), poi la nomina ad arcivescovo di München und Freising e vescovo da parte di Papa Paolo VI (25 marzo 1977). "Come motto episcopale scelse Cooperatores Veritatis", si legge nel rotolo.

"Il 25 novembre 1981 Giovanni Paolo II lo nominò Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede; e il 15 febbraio dell’anno successivo rinunciò al governo pastorale dell’Arcidiocesi di München und Freising. Il 6 novembre 1998 fu nominato Vice-Decano del Collegio Cardinalizio e il 30 novembre 2002 divenne Decano, prendendo possesso del Titolo della Chiesa Suburbicaria di Ostia. Venerdì 8 aprile 2005 presiedette la Santa Messa esequiale di Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro", prosegue il testo, come riportato da Avvenire.

Il pontificato e la rinucia

Infine, l'elezione a papa, il 19 aprile 2005, e la decisione di chiamarsi Benedetto XVI. Un pontificato durato 8 anni. Nella parte conclusiva del Rogito, viene quindi riportato il testo in latino della rinuncia, l’11 febbraio 2013. Il testo si chiude con l'ultima udienza come pontefice, tenuta il 27 febbraio 2013.

Benedetto XVI ringraziò tutti per il rispetto e la comprensione dimostrate nei suoi confronti: "Continuerò ad accompagnare il cammino della Chiesa con la preghiera e la riflessione, con quella dedizione al Signore e alla sua Sposa che ho cercato di vivere fino ad ora ogni giorno e che vorrei vivere sempre".

Il compendio del pontificato, con le tre Encicliche, le quattro Esortazioni apostoliche, le Costituzioni apostoliche, le Lettere apostoliche e le Catechesi, conclude il Rogito.

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