Oggi e domani (ore 20.45), gradito ritorno della «Vedova allegra» al Teatro Nuovo con Edoardo Guarnera, Cosetta Gigli e Pippo Santonastaso (anche alla regia).
«Die lustige Witwe» è unoperetta in tre atti di Franz Lehár, su libretto di Viktor Léon e Leo Stein, dalla commedia «Lattaché dambassade» di Henri Meilhac (1861). Debuttò con enorme successo al Theater an der Wien a Vienna il 30 dicembre 1905.
Il barone Mirko Zeta, ambasciatore del Pontevedro a Parigi, ha ricevuto lincarico di trovare marito alla bella Hanna Glavari che, vedova di un ricco banchiere, proprio a Parigi vive allegramente. Per salvare la banca pontevedrina, che naviga in cattive acque, ed evitare che il capitale passi nelle casse di banche straniere, il barone dovrà convincere lereditiera a sposare un pontevedrino. Con la complicità di Njegus, cancelliere dambasciata, Zeta organizza incontri galanti tra la vedova e il conte Danilo Danilowitch, che dellambasciata è segretario. Ma realizzare il progetto non è semplice poiché, alcuni anni prima, tra Hanna e Danilo era intercorsa una burrascosa storia damore. Intanto anche Valancienne, moglie del barone Zeta, è corteggiata da un ricco francese: Camillo De Rossillon ed è combattuta se rimanere una «donna onesta» o cedere alle sue attenzioni. Durante una festa nel palazzo della Glavari, Valancienne e Camillo si danno convegno nel chiosco del giardino, ma proprio mentre stanno per essere sorpresi, Njegus, per evitare uno scandalo, sostituisce Valancienne con Hanna chiedendole di fingersi innamorata di Camillo. Danilo, roso dalla gelosia, crede che la Glavari sia realmente interessata a Rossillon e la sua reazione lascia intendere alla Vedova quanto amore egli nutra ancora per lei.
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