Vestivamo alla marinara. E vestiremo dalla seta al poliestere Gli Anni '60 di Kiton, il Mediterraneo Harmont&Blaine, PZero impermeabile

Tre collezioni hanno anticipato ieri i profili dell'uomo estate 2015 in scena a Milano. Lussuoso quello di Kiton che nel suo palazzo mostrava il primo tessuto per abito in vicuña pettinata - ci saranno solo venti abiti in tutto il mondo - oltre all'esclusiva gabardine 14 micron per giacche che pesano solo 160 grammi. Bellissimi gli abiti in cashmere e lino effetto mélange e la proposta di un'affascinante gamma di verdi. Per i giovani che si accostano all'eccellenza, irresistibili i modelli di una capsule collection che ripropone nel mood degli anni Sessanta tessuti fatti a telaio in lino e seta e camicie a fiori su bermuda con il risvolto che mostrano la stessa stampa. «Allora si andava al mare in giacca» spiegava l'ad Antonio De Matteis presentando anche una serie di capi sportswear in seta, T-shirt con stampe riprese dalle opere di Mimmo Paladino e maglie di peso zero in cashmere e seta. «Per l'Expo apriremo nel nostro palazzo un ristorante napoletano e una bottega artigiana dedicata agli accessori» aggiungeva De Matteis. Prepararsi al futuro, del resto, è un'urgenza della moda. «Le trattative con il fondo Clessidra sono molto avanzate» spiegava Domenico Menniti, amministratore delegato della Harmont&Blaine che ieri ha organizzato il primo défilé, una sorta di prova generale per entrare, dalla prossima stagione, nel calendario ufficiale. Con l'ingresso del fondo che dovrebbe rilevare il 30 per cento, l'azienda napoletana conta di portare nei prossimi tre anni l'export dal 25 al 65 per cento e di quotarsi in borsa. Intanto in passerella ha sfilato una collezione ispirata al Mediterraneo e alla magia dei suoi colori. Nei pezzi più belli dedicati a un uomo piacevolmente vacanziero, le belle giacche in tessuto giro inglese, le camicie in lino o in cotone batista con intarsi colorati a onde, i pantaloni perfetti e i mocassini in saffiano bianco. L'uomo Pirelli PZero ha ribadito la sua anima tecnologica con la magnifica Wather Jacket in poliestere bistrato progettata in modo da poterla usare, trasformata dalla triplice cerniera, in almeno tre modi. E la giacca P.Windbreaker che sostiene sino a 10.

000 colonna d'acqua. Potenti anche le grafiche anni 50/60 di Bob Noorda proposte sulle polo in piquet e una serie di bellissimi mocassini - dal girasole al navy, dal verde al sabbia - con suole che riportano l'impronta del pneumatico.

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