Perfetto connubio tra arte, architettura e paesaggio, Mantova merita certamente una visita approfondita alla scoperta dei tesori dei Gonzaga e dei capolavori realizzati dai Maestri rinascimentali, che hanno reso la città lombarda una delle mete turistiche più frequentate.
Circondata da tre laghi artificiali e attraversata dal fiume Mincio, Mantova si caratterizza per un nucleo storico ricco di monumenti sebbene non tutte le attrazioni cittadine siano localizzate al suo interno.
Partendo dal Palazzo Ducale, è possibile organizzare un tour da percorre a piedi esplorando il centro urbano per poi spostarsi verso la zona meridionale della città per scoprire il celebre Palazzo Te.
Palazzo Ducale
Palazzo Ducale si estende tra Piazza Sordello e la riva del lago inferiore, formando un unico complesso che nel tempo ha unito diversi edifici separati. Residenza della famiglia Gonzaga dal 1328 al 1707, ha come nucleo più antico la Corte Vecchia ma comprende anche il Castello di San Giorgio e la Corte Nuova.
È proprio all’interno del torrione nord-est del Castello di San Giorgio che si colloca la Camera degli Sposi, capolavoro del Rinascimento realizzato da Andrea Mantegna tra il 1465 e il 1474. La particolarità di questo ambiente, chiamato anche Camera Picta, è la decorazione unitaria basata sulla prospettiva che percorre le pareti e la volta, culminando con il celebre oculo centrale che rappresenta una sintesi di diversi esperimenti illusionistici.
Chiesa di Sant’Andrea e Rotonda di San Lorenzo
A poca distanza da Palazzo Ducale è possibile visitare la Chiesa di Sant’Andrea, ristrutturata dal 1472 su progetto di Leon Battista Alberti. L’edificio è noto soprattutto per il legame con un episodio della storia sacra che ha come protagonista il centurione Longino, che avrebbe raccolto la terra insanguinata ai piedi della croce di Cristo trasportando le reliquie fino a Mantova, sotterrandole poi nel punto in cui sorge la Chiesa di Sant’Andrea.
La chiesa più antica di Mantova, tuttavia, è la Rotonda di San Lorenzo costruita a pianta centrale replicando la Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Si dice che a volerla fu Matilde di Canossa, evocando il luogo della sepoltura di Gesù e non distante dalla Chiesa di Sant’Andrea.
Palazzo Te
Il nome di Palazzo Te rimanda all’esistenza di una piccola isola tra l’intersezione di due strade, con la formazione di una sorta di “T” divenuta poi Te, ma anche al toponimo Teietum che si riferisce alla presenza di alcune strutture rustiche in questa zona della città, non lontane dalle mura.
È una villa rinascimentale di rappresentanza fatta costruire per volere di Federico II Gonzaga, che affidò il progetto a Giulio Romano tra il 1525 e il 1535. Adibita ai banchetti e ai ricevimenti, la villa si presenta come un grande edificio a pianta quadrata con al centro un cortile della stessa forma, ricordando l’antica domus romana.
Decorata in ogni suo ambiente grazie a Giulio Romano e
ai suoi collaboratori, si caratterizza per la presenza di numerose sale tra cui la Sala dei Giganti, affrescata con l’illusionistica “Caduta dei Giganti”, la Sala dei cavalli e la Camera di Amore e Psiche.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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