Il viaggio nel futuro? Costa solo 10 dollari

Una società americana offre una strada finanziaria per realizzare il sogno di viaggiare nel tempo. Ma non ci sono garanzie…

Il viaggio nel futuro? Costa solo 10 dollari

Avete mai sognato di sbirciare nel futuro? E magari non in un futuro vicino, ma in uno remoto, forse nell’anno 802701, quello in cui H.G. Wells aveva ambientato il suo romanzo La Macchina del Tempo? C’è già chi, abbandonando questo mondo, decide di farsi ibernare, affidando allo sviluppo di medicina e tecnologia la speranza di riaprire gli occhi sul mondo del futuro.

Ma non sarebbe meglio evitare di finire surgelati, e magari ritrovarsi in un’altra epoca, senza i Morlock possibilmente, ma con un ricchissimo conto in banca? Se questa prospettiva vi alletta, c’è chi vi offre un’alternativa all’ibernazione dal costo ragionevole, così economica che potreste persino regalarla alle persone che vi stanno a cuore. È il “Time Travel Fund”, una società statunitense nata nel 2000 che si propone di gestire un fondo finanziato dai propri associati per garantire loro una vita nel futuro. Al costo, appunto, di appena 10 dollari (11 per chi vive fuori dagli Usa). Come funziona il “sistema” lo spiega il sito internet dell’organizzazione, raggiungibile all’indirizzo www.timetravelfund.com

L’idea è semplice per quanto, come dire, un po’ ottimistica. La scienza, spiegano quelli di Ttf, non esclude in linea di principio che un giorno avremo la macchina del tempo. E come ogni tecnologia, anche questa diventerà meno costosa via via che passano gli anni. Così, in un futuro non troppo prossimo, potrebbe bastare rivolgersi a un’agenzia di viaggio temporale, pagare il “biglietto” e farsi recuperare nella nostra vita attuale per rifarsi un’esistenza nel futuro. Il problema è che vivendo nel presente non è semplice provvedere all’acquisto del “viaggio”. Ed è qui che interviene Time Travel Fund: “Saremo noi a pagare per portarvi nel futuro”, dicono.

In che modo è presto detto: “Creiamo un fondo, voi fate un piccolo contributo a questo fondo, e in poche centinaia di anni quella piccola somma crescerà fino a diventare una grande cifra. Quei soldi verranno utilizzati per recuperarvi, forse pochi secondi dopo che avrete aderito al programma, forse pochi istanti prima della data della vostra morte, forse in qualche altro punto della vostra esistenza”. Il principio è quello degli interessi composti. Dei dieci dollari richiesti per aderire al programma, solo uno viene depositato in un conto a interessi composti, un secondo finisce in un “fondo di mantenimento”, e gli altri otto se li intasca la società. E quel singolo dollaro, secondo i propositi dei signori del Ttf, depositato in un fondo al 5 per cento di interesse composto, dopo 500 anni sarà cresciuto a oltre 39 miliardi di dollari. Pure tenendo conto dell’inflazione, sostiene l’organizzazione, ce ne sarà in abbondanza per pagarsi il viaggio nel tempo e una bella cura di “ringiovanimento” che, ipotizza il sito, per allora sarà certamente possibile grazie all’avanzamento della medicina. Nel frattempo tutto quello che vi viene spedito a casa è un bel certificato da appendere al muro e conservare con cura, come fanno i futuri “viaggiatori” immortalati sulla foto dal gusto natalizio presente sulla home page dell’organizzazione. Ed è buona norma, in caso di decesso, comunicarne data e luogo alla società, in modo da facilitare il compito di recupero quando sarà tempo.

La Time Travel Fund si prende sul serio, tanto da aver diffidato un sito internet che raccoglie le “bufale” del web dal mantenere il link nell’elenco. Peccato che, come prevedibile, non ci sia alcuna assicurazione sul buon esito. “Il fondo è solo una possibilità di visitare il futuro, non c’è garanzia”, spiega l’organizzazione, che con questo giochino magari assicurerà almeno ai suoi ideatori un futuro prossimo un po’ più ricco.

E visto che non ci sono garanzie, la Ttf avverte che cancellerà dal database dei suoi iscritti sia i suicidi che coloro che muoiono commettendo un crimine o che vengono condannati a morte, per evitare che l’insana convinzione di avere una seconda possibilità porti a comportamenti poco ortodossi nella vita attuale. L’unica che con tutti i suoi difetti – val la pena di ricordarselo - siamo certi di poter vivere. 

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