Nicola Greco
da Milano
Osama bin Laden che passeggia con i suoi seguaci tra i monti dellAfghanistan e segue da vicino la preparazione degli attentati dell11 settembre 2001. Questo, in gran parte, il contenuto delle registrazioni video che Al Jazeera dichiara di aver ricevuto dalla casa di produzione «al Sahab» (la stessa che ha prodotto i video di Ayman al Zawahiri, numero due di Al Qaida) a pochi giorni dal quinto anniversario dellattacco allAmerica.
Lemittente tv del Qatar ha mostrato Osama bin Laden con indosso un copricapo bianco e, accanto a quello che è stato il coordinatore degli attentati contro il World Trade Center e il Pentagono, Ramzi Bin Al Sheiba, un cittadino yemenita arrestato nel 2002. Nel video, come spiega anche il commentatore di Al Jazeera, vengono mostrati gli esercizi compiuti dai terroristi per il combattimento nelle strade, per assumere il controllo degli aerei e le modalità adottate per la falsificazione dei documenti.
La tv ha inoltre mandato in onda i video-testamenti di due degli attentatori, Wail Alsheri e Hamza Al Ghamdi. I due rivolgono veementi attacchi agli Stati Uniti per la presenza americana nel mondo arabo e contro alcuni Stati definiti «canaglia», primi fra tutti lArabia Saudita. Sullo sfondo dei due video-testamenti appare limmagine di un aereo passeggeri.
In concomitanza col video su Osama, al Jazeera ha trasmesso anche una registrazione audio attribuita al nuovo numero uno di Al Qaida in Irak, Abu Hamza al-Muhajir, il quale incita tutti i musulmani a fare quadrato intorno ai «mujaheddin» iracheni.
«Ponete la mano nella mano gli uni con gli altri», è il proclama di al-Muhajir, noto col nome di battaglia di Abu Ayyub al-Masri. «Il nostro nemico ha unificato i propri ranghi, adesso è tempo che ci uniamo noi». Nei giorni scorsi le autorità di Bagdad avevano rivendicato la cattura del numero due dellorganizzazione terroristica, Hamed Juma Faris al-Souaidi, ma il suo arresto era però stato smentito dal Consiglio Consultivo dei Mujaheddin, che coordina il gruppo clandestino.
«Oh!, seguaci del mullah Mohammad Omar (già leader dellex regime talebano in Afghanistan, stretti alleati di al Qaida, ndr). Oh!, figli dello sceicco Osama bin Laden. Oh!, discepoli di Abu Musab al-Zarqawi. Io vi esorto a uccidere almeno un americano entro un periodo che non superi i quindici giorni», sono le parole delluomo che ha preso il posto di Zarqawi, ucciso tre mesi fa. «Non nutro il minimo dubbio su una nostra vittoria istantanea», prosegue Muhajir-Masri, che definisce «mentitore» e «cane» il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush. «Non siate fieri del numero e dell'equipaggiamento del vostro esercito», incalza, alludendo alle forze straniere in Irak. «La guerra è appena iniziata».
È la seconda dichiarazione pubblica del neo-leader iracheno di al-Qaida da quando prese il posto del predecessore: proprio in giugno aveva infatti diffuso un'altra missiva, nella quale s'impegnava a «punire» i sunniti che avessero preso parte al processo di normalizzazione politica nel Paese arabo.
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