Ma voi per cosa siete disposti a spendere?

di Margherita Tizzi

Quanto e per cosa siamo disposti a spendere al giorno d'oggi? Tanto, tantissimo, per beni emozionali. Se solo 40 anni fa, infatti, i nostri genitori lavoravano per costruirsi un futuro, acquistando, ad esempio, una casa o una macchina, «adesso si vive sul qui ed ora, sull'imminenza, senza fare progetti, un ritmo dato dall'innovazione tecnologica.

Il futuro è oggi non più domani», spiega la psicologa e psicoterapeuta Federica Bigoni (federica.bigoni.264@psypec.it). Dunque, la società «fortunata» e istruita, ma confusa e insicura davanti alla precarietà dell'oggi, è, per assurdo, proprio frutto del consistente miglioramento delle condizioni di vita - mal gestito se ha portato alla crisi economica di oggi. Allora ecco che, ai bisogni razionali, il consumatore preferisce quelli emozionali, che, all'apparenza, lo fanno sentire autorealizzato. Così non si pagano le tasse, ma si compra lo smartphone da mille euro o la bicicletta di design; si preferisce l'affitto, ma si arreda con oggetti di pregio, meglio se made in Italy; non si arriva alla fine del mese, ma guai rinunciare alla cassa di vino di un'ottima annata o alla cena da Cracco, Bottura, Cannavacciuolo o chicchessia. Il mutuo per il matrimonio? È stato sostituito da quello per andare in vacanza dove sono stati gli amici più abbienti, «perché noi non siamo da meno e ed è sempre più importante quello che gli altri pensano di noi».

«I fattori che influenzano i nostri acquisti, quindi, sono psicologici e d'impronta socio-culturale. È importante avere per essere, per far parte di uno status quo - continua la dottoressa - Ma non si aspira al lusso del vip, perché il gap sarebbe incolmabile, bensì a quello delle persone vicine. Un fenomeno che riguarda un po' tutti, a tutte le età».

Insomma, la semplicità è un lusso che non possiamo più permetterci, nemmeno in pizzeria. Dal noto napoletano Sorbillo se chiedi una pizza al prosciutto cotto ti rispondono che puoi scegliere solo dal menù gourmand, dove si leggono ingredienti dop o igp, come il lardo di Colonnata e il pesto ligure. Ma è davvero così appagante essere sempre sopra le righe? Se ordini in anteprima mondiale l'ultimo modello della casa di Cupertino sei dinamico, cool, à la page. Così come se voli in Lapponia a mangiare del muschio o se posti sui social mezzo chilo di fiorentina e due fagioli. Ecco, il risveglio dell'umano, il bisogno di tornare alle origini, per scampare allo stress dello status quo.

Per recuperare un minimo di educazione e civiltà, i valori più cari che stiamo pagando. Troppo etica e morale? Ognuno spenda i propri soldi come meglio crede, ci mancherebbe, ma si ricordi che, su Amazon, 450 sacchettini per la pupù dell'amico a quattro zampe costano solo 20 euro.

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