Temperature decisamente più basse, in avvio, rispetto ai giorni scorsi e, dopo nove tappe di sole, il meteo prevede pioggia nella seconda metà di corsa. Numerosi gli attacchi subito dopo lo start, in testa al gruppo ci sono ben tre squadre - Astana, Garmin e BMC - intenzionate a tenere la gara in pugno nelle prime battute. Ci vorrebbe una maxi-fuga per scardinare il controllo del plotone, e infatti vanno all'attacco addirittura in 31: fra di loro gli Italiani Nocentini, Cunego, Cataldo e Felline insieme a Hesjedal, Van Summeren, Boonen, Jungels, Arredondo e alla maglia a pois Màs Bonet, tra gli altri. Dopo meno di 50 km, i 31 mettono insieme un vantaggio di 4 minuti sul gruppo, guidato dalla Movistar.
Winner Anacona della Lampre, 21° in classifica a 2'50'' da Valverde, diventa maglia roja virtuale. Tre sole formazioni non sono rappresentate nella maxi-fuga: Cannondale, Tinkoff e Fdj. La sfida fra i due gruppi, quello dei fuggitivi e quello principale, vede prevalere gli attaccanti che portano a quasi 8 minuti il vantaggio nei pressi della zona rifornimento. Il risultato di questo serrato confronto è una media elevata, poco al di sotto dei 50 orari. Lo sprint intermedio di Teruel è vinto da Martinez, che precede Zingle e Lutsenko. Come previsto, la pioggia fa la sua comparsa bagnando i corridori in fuga. In cima alla prima salita, il Puerto de Cabigordo, Cousin batte Màs Bonet, terzo è l'azzurro Cataldo. A vincere il secondo sprint intermedio di Cedrillas è Arndt, davanti a Thomson e Martinez. Il ritardo del plotone, condotto sempre dalla Movistar di Valverde e Quintana, si attesta intorno ai 7 minuti. Smette di piovere e basta un timido sole per asciugare strada e corridori, ma si tratta soltanto di una breve tregua, perché la pioggia riprende dopo pochi chilometri. Iniziano gli scatti nel gruppo di testa, Anacona allunga seguito da Jungels e Moreno. Problema tecnico nel momento peggiore per Fabio Aru, che è costretto a fermarsi; perde quasi 30'' dal gruppo dei migliori, l'Astana in blocco si mette al lavoro per riportarlo sotto. Sul traguardo di Valdelinares il clima è invernale, con freddo e pioggia battente.
L'inseguimento di Aru si conclude a 15 km dall'arrivo, il Sardo è di nuovo nel gruppo dei big, in testa al quale a scandire il ritmo si è portata la Sky. In vetta all'Alto de San Rafael è primo Moreno su Anacona e Jungels, gli inseguitori sono attardati di 40'', mentre il plotone ha un distacco di 5 minuti, difficile da colmare. Nei primi chilometri dell'ultima salita, Jungels perde contatto dai compagni di fuga, in avanscoperta rimangono Anacona e Moreno. Due corse in una negli ultimi 6 km: davanti la lotta per la vittoria di tappa, dietro la battaglia fra gli uomini di classifica. Anacona si alza sui pedali, aumenta l'andatura e rimane da solo. Alle sue spalle la Sky prosegue il forcing scremando il gruppetto dei big.
Il primo a muoversi è Daniel Martin, subito inseguito dal team Katusha che non concede spazio al corridore irlandese. A 2 chilometri dall'arrivo rasoiata di Contador, soltanto Quintana e Joaquim Rodriguez sono in grado di rispondere, Froome invece accusa il violento cambio di ritmo. Winner Anacona tiene fede al suo nome e va a vincere, staccando Lutsenko di 45''. Buon terzo posto per Cunego a 50''.
Contador, Quintana e Rodriguez arrivano insieme con un ritardo di 2'16'', più indietro Valverde, Aru, Froome e Uran a 2'39''. Cortissima la nuova classifica generale: Quintana è in testa con 3'' di vantaggio su Contador, 8'' su Valverde, 9'' su Anacona, 28'' su Froome e 30'' su Rodriguez. Aru è 7° con un ritardo di 1'06''.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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