È stata giudicata “irresponsabile” la pubblicità di una clinica di chirurgia plastica di Londra, la quale offriva alle donne la possibilità di “avere un aspetto più naturale” con un semplice intervento di ritocco delle parti intime femminili.
La campagna, pubblicata sul quotidiano gratuito Metro, è stata quindi vietata dall'Advertising Standards Authority, organo di autoregolazione dell'industria pubblicitaria con competenza in tutto il Regno Unito. Stando a quanto decretato dall'ASA, coinvolta nel caso in seguito a numerose segnalazioni dello spot in questione, la pubblicità della clinica rischiava infatti di urtare in maniera concreta la sensibilità delle donne.
Questa, non a caso, offriva alle proprie clienti la possibilità di avere una “vagina di design”, promettendo così di alleviare tanti spiacevoli disagi. Disagi, hanno spiegato i responsabili della clinica, che molte delle donne già ricorse alla vaginoplastica hanno individuato e lamentato durante i rapporti sessuali o in relazione al loro abbigliamento. E per questo, hanno aggiunto, la campagna pubblicitaria non è stata minimamente ritenuta lesiva della sensibilità dei consumatori, prima della sua pubblicazione.
Tuttavia, come denunciato da molti cittadini e confermato nei fatti dall'ASA, la pubblicità avrebbe
rischiato di indurre nelle donne il pensiero che le loro parti intime fossero anormali o innaturali, spingendole così ingannevolmente verso il desiderio di ricorre ad un intervento di chirurgia plastica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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